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Le spese sanitarie saranno già inserite nel vostro 730

La novità di quest’anno per 180 mila lavoratori dipendenti e pensionati. Basta fatture e ricevute: il modello (pre-compilato) si potrà scaricare da internet


di Andrea Selva


TRENTO. Dedicato a tutti quelli che non conoscono la differenza tra “detrazioni” e “deduzioni”, ma soprattutto a quelli che non sopportano le carte, le fatture, le ricevute e gli scontrini: quest’anno il 730 pre compilato (novità fiscale dell’anno scorso) conterrà anche le spese sanitarie. Non dovrete più ricercare, quindi, la fattura del dentista, la ricevuta del ticket e nemmeno lo scontrino delle medicine (purché siano state prescritte dal medico con la ricetta rossa). Tutti questi dati, infatti, li ritroverete nel 730 pre compilato che potrete scaricare dal sito dell’Agenzia delle entrate. Vale - naturalmente - per i pensionati e i lavoratori dipendenti: potenzialmente 180 mila lavoratori in Trentino, anche se sono “solo” 30 mila quelli che sono abilitati a Fisco on line (condizione necessaria per accedere al servizio).

Come funziona? Nel modello 730 risulteranno le spese sanitarie che le aziende sanitarie (di tutta Italia) stanno comunicando in questi giorni all’Agenzia delle entrate. Non solo: risulteranno anche le spese sostenute a favore di professionisti della sanità e pure quelle per i farmaci, purché siano (i farmaci) prescritti dal medico. Non dovrebbero risultare, invece, i farmaci da banco per un problema di gestione dei dati con le farmacie.

I dati sanitari si aggiungono ai dati che già l’anno scorso erano stati inseriti nel 730 precompilato e cioè i redditi da lavoro dipendente, i compensi da lavoro occasionale, le ritenute irpef, le addizionali regionali e comunali, i dati dei familiari a carico, eventuali agevolazioni fiscali (se presenti nelle dichiarazioni degli anni precedenti e destinati a durare negli anni), gli interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi e i contributi previdenziali per i lavoratori domestici.

Già l’anno scorso i dati pre-inseriti nel 730 erano molti, ma non sufficienti per il 60-70 per cento dei contribuenti che hanno sostenuto spese sanitarie e che vogliono quindi detrarle dalla dichiarazione dei redditi. Aumenteranno quindi - almeno questa è la speranza dell’Agenzia delle entrate - i contribuenti che seguiranno la via del 730 precompilato, stringendo un patto con l’Agenzia delle entrate: chi sottoscrive il modulo pre compilato non verrà sottoposto a controlli e potrà pure liberarsi dalle ricevute. Sarà così anche per chi si rivolgerà ai Caf, anche se in questo caso saranno loro a garantire l’attendibilità della dichiarazione.

Mentre l’azienda sanitaria sta lavorando per trasmettere i dati al ministero, i professionisti privati della sanità non hanno gradito (ovviamente) il carico di lavoro necessario per trasmettere i dati al fisco. Ma su questo è stato raggiunto un accordo con gli ordini professionali, con una “mini proroga” per l’invio dei dati, ma solo fino al 9 febbraio. Perché per il 15 aprile (la data in cui i lavoratori dipendenti potranno scaricare dal sito internet il proprio 730) tutto deve essere pronto.

Naturalmente seguire questa procedura non è obbligatorio: potrete sempre rivolgervi ai Caf (pagando), oppure fare da soli, contando sulla base di partenza del precompilato che dovrebbe semplificarci la vita. Dovranno comunque metterci mano tutti quelli (e non saranno pochi) che intendono detrarre spese per l’istruzione, spese funebri, assegni ai coniugi separati ed eventuali donazioni ad associazioni. Per tutti la scadenza è il 7 luglio prossimo.

L’idea che i dati sanitari siano duplicati in più banche dati vi spaventa? E’ prevista l’opposizione. Nel pezzo di approfondimento vi spieghiamo come.













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