Le orme dei dinosauri sono dimenticate

Sopralluogo ai Lavini del Servizio ripristino della Provincia. Il presidente Migliarini: «Manca il progetto del Comune»


di Nicola Filippi


ROVERETO. I dinosauri hanno lasciato parecchie testimonianze del loro passaggio, ai Lavini di Marco. Un biotopo splendido che però da qualche tempo sta subendo l’aggressione degli elementi atmosferici. Anche le piste stanno ormai sparendo. Ma restano un veicolo promozionale del territorio lagarino ancora molto forte, portando migliaia di turisti in visita. La Provincia, attraverso il Servizio ripristino ambientale, sta investendo parecchio per tenere in ordine i percorsi nel biotopo. La settimana scorsa, uno dei dirigenti provinciali è sceso ai Lavini, accompagnato dai presidenti delle circoscrizioni di Marco (Carlo Plotegher) e di Lizzana (Maurizio Migliarini), per effettuare una visita a tutto il sito. «Purtroppo, al sopralluogo con il dirigente provinciale mancava solamente una persona: l’assessore all’ambiente del Comune, il vicesindaco Gianpaolo Daicampi - racconta il presidente Migliarini - era stata annunciata la sua presenza, perché doveva spiegare a che punto si trova il progetto comunale di riqualificazione dell’area dei Lavini di Marco. Invece, siamo come prima. Non sappiamo nulla del ripristino».

Del progetto di valorizzazione delle orme dei Lavini, l’assessore Daicampi aveva parlato più volte come valore aggiunto all’interno di un disegno più articolato di promozione di Sperimentarea e Moon space, due chicche del Museo civico di Rovereto. Ma finora, come racconta il presidente Migliarini, «non è stato ancora fatto nulla di concreto, ma solo proclami».

A livello di promozione turistica del territorio lagarino, puntare sulle orme dei dinosauri potrebbe rappresentare una buona cartolina per attirare nuovi visitatori. Ne è convinto il presidente Migliarini. E navigando in internet, si scopre che nella Reggia di Monza, nel parco pubblico, tre settimane fa, è stata inaugurata una mostra a livello nazionale, proprio sul tema degli antenati di cani, uccelli e lucertole. Le riproduzione dei dinosauri è fedele, sia nei colori sia nelle dimensioni. E nel parco della Reggia di Monza l’afflusso di curiosi e visitatori è notevole, anche da parte delle scolaresche. In città, invece, la pista delle orme dei dinosauri ha preso una brutta china. Le indicazioni turistiche sono scarse, come pure l’attenzione dell’Apt, sbotta Migliarini. «A Milano i dinosauri a grandezza naturale fanno successo - scrive un nostro lettore - noi li abbiamo in cantina da vent’anni, a parte quello al Rovercenter. In passato era stato chiesto di metterne uno alla rotatoria della protezione civile, a Marco, visto che le piste dei dinosauri sono proprio lì sopra. Ma nessuna risposta è ancora arrivata dalla giunta...»

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