La normalità della “diversità”: si apre la mostra

Nove storie in mostra negli scatti fotografici a Torre Mirana. E in una pubblicazione in edicola col giornale


di Luca Pianesi


TRENTO. È La vita la protagonista assoluta dell’inserto “Tra Noi” pubblicato giovedì con il “Trentino” e che traghetterà lettori e curiosi verso l’omonima, bellissima, esposizione fotografica che si terrà da venerdì fino al 14 febbraio negli spazi di Torre Mirana. E la vita, quella di ognuno di “noi”, può essere condivisa con gli altri attraverso la forza dei racconti, delle storie, degli aneddoti. T.D.Lemon Novecento, nel film di Giuseppe Tornatore, “La leggenda del pianista sull’oceano” diceva: «Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla». E le storie delle nove persone che hanno accettato di aprirsi al pubblico attraverso le pagine dell’inserto e le foto di Stefano Rubini hanno il dono straordinario della normalità. C’è quella di Michele, un nonno tutto fare, che dopo aver cresciuto i suoi due figli, anche grazie all’aiuto e all’assistenza del suo compagno, oggi si dedica con passione ai bellissimi nipotini e al volontariato.

C’è l’incredibile incontro di Sandra, commessa dell’Eurospin di Trento e un tempo aspirante cantante d’opera, con il maestro Luciano Pavarotti e la grande Mirella Freni. Una vita a cento all’ora la sua, passata prima a sfrecciare sulle moto da corsa e sul quadrato da kik boxing e poi a prendere lezioni di canto per diventare soprano leggero. E ci sono William e Vittorio che dopo 40 anni passati insieme, tra opere d’arte e insegnamento, svelano a Trento e alla sua comunità un piccolo grande segreto: l’esistenza di un giardino dei primi del ‘900, dimenticato per decenni e lasciato all’abbandono a metà altezza sul Doss Trento. Un giardino mediterraneo, unico per le nostre latitudini, con piante di pistacchio, ulivi, agavi e bambù che negli anni dell’irredentismo veniva citato sui grandi giornali nazionali come pratica dimostrazione che il Trentino, naturalmente, faceva parte del suolo italiano. Su questo prato segreto, infatti, cresceva e cresce tutt’oggi, anche l’opunzia, un minuscolo cactus tipico dei climi mediterranei. Quel giardino, per anni, fu utilizzato dalle dame della famiglia Graffer, legittimi proprietari dei terreni, per prendere il fresco d’estate e per godere di un clima temperato d’inverno. Un’area talmente amata dai possidenti da costruirvi sopra anche un piccolo castello, ancora oggi esistente, con tanto di merli e mura, finestre e archi.

Dalle singole esperienze di vita, dunque, c’è tanto da imparare e l’inserto “Tra noi” vuole proprio trasmettere questo messaggio. E così leggendo la storia di Alvin, primo studente filippino dell’Università di Trento, veniamo catapultati nelle sua terra d’origine e scopriamo che lì le materie scolastiche che contano di più sono “onestà, disciplina e pulizia”, che i bambini fanno merenda con scodelle di riso e pasta e che, agli occhi di un giovane filippino appena atterrato a Verona con la prospettiva di vivere in Italia, il Trentino evoca paesaggi da mondo fantasy, in pieno stile “Signore degli Anelli”. Poi c’è Giuseppe, che da attore alle prime armi è riuscito ad entrare in una delle scuole di recitazione più importanti d’Italia, ha vinto il “premio Oscar” del teatro e oggi gestisce, insieme alla sua compagnia, il nuovo Teatro di Pergine.

C’è Veronica che prima di aver collaborato alla stesura di molti libri sulla storia del Trentino è stata una dark in piena regola con tanto di pelle schiarita intenzionalmente con cure di aceto per abbassare i livelli di melanina. E ci sono Laura e Chris. Una, che vive a Povo, operatrice internazionale a fianco delle popolazioni rurali della Palestina, finita anche in prigione a Bruxelles durante una manifestazione contro il nucleare. L’altro apprezzato docente d’Inglese e Francese in una scuola privata, da lui creata, di Rovereto che tra cabala e studio delle lingue è riuscito a trasformare la sua più grande passione in un vero e proprio lavoro. Un viaggio tra le vite di nove persone come tante, che tra mille caratteristiche e peculiarità hanno anche quella, comune, di essere omosessuali.













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