La natura come  luogo prioritario di apprendimento

Trento. “La natura non deve essere solo una possibilità, ma il contesto prioritario di elezione per creare ambienti di apprendimento”. A dirlo è Cristina Bertazzoni, professoressa dell’Università di...



Trento. “La natura non deve essere solo una possibilità, ma il contesto prioritario di elezione per creare ambienti di apprendimento”. A dirlo è Cristina Bertazzoni, professoressa dell’Università di Verona, all’apertura del convegno “Green School una scuola sotto il cielo” che si è tenuto l’altro giorno a Trento e a cui hanno partecipato oltre 140 persone tra dirigenti scolastici, maestri, professori, adulti interessati ad un argomento che sta diventando centrale: quello della relazione tra natura ed educazione. Un tema su cui è intervenuto in prima linea Fabrizio Bertolino, naturalista e pedagogista presso l’Università della Valle d’Aosta che negli ultimi anni se ne è occupato in modo preponderante. “L’alternativa che ci si pone di fronte è tra l’avere bambini talpa, ovvero superadattati nel proprio contesto ma che perdono la rotta quando escono dalla loro tana per misurarsi con la vita, e bambini radice cioè con una forte identità ecologica, biologica ed evolutiva. Bambini che amano prendersi cura di un albero, di un pezzetto di terra, di un altro essere vivente.”













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