La Civica si difende:  «Tutti fanno la loro parte» 

I vertici della Rsa rispondono alle critiche di familiari e personale: «Ferie  e sostituzioni programmate, se c’è un imprevisto si alza l’ospite almeno una volta»



TRENTO. Nei giorni scorsi avevamo riportato le lamentele dei dipendenti e dei parenti degli ospiti della Casa di Riposo di Via della Malpensada: ora a firma del presidente Giancarlo Paolazzi e del direttore Mario Chini arriva la risposta della Civica casa di riposo . Però non tutte le problematiche sollevate dai familiari hanno trovato una risposta: tra questi perché il pulmino di proprietà della Civica che è l’unico mezzo abilitato al trasporto degli ospiti in carrozzella, sia inutilizzabile. Non rassicura la conferma che alcuni ospiti fumino all’interno della struttura e che altri ne raccolgano i mozziconi per riaccenderli: oltre alla sicurezza c’è un problema di salute per gli ospiti. Il comunicato esprime «rammarico per gli articoli, che riflettono un'immagine dell'azienda e della nostra Rsa di San Bartolomeo che non corrisponde all'esperienza di chi la vive. Sicuramente non siamo perfetti e abbiamo margini di miglioramento. È altrettanto, vero, però che la (presunta) realtà descritta negli articoli è solo una metà del cielo: esiste anche un'altra metà, quella fatta di bellezza, di capacità, di competenze, di disponibilità, di attenzioni piccole e grandi rivolte a residenti e familiari di cui non sempre è possibile raccontare (come si racconta un sorriso o una carezza?), ma che ci fanno sentire orgogliosi di fare parte di questa Azienda». E questo è merito del personale.

A proposito della richiesta di ispezioni, si legge, «la Rsa di San Bartolomeo - come tutte le altre del Trentino - è sottoposta periodicamente a controlli da parte dell'Apss, della Provincia e anche dei Nas, che intervengono a sorpresa e in qualsiasi orario o giornata. Gli esiti delle verifiche sono sempre sostanzialmente positivi».

Il comitato dei familiari non c’è per la mancanza di candidati, spiegano i vertici della Civica: «Stiamo già operando per risolvere la situazione. È vero, però, che il "comitato di parenti" citato nell'articolo, ha scelto la strada pubblica (rivolgersi a un giornale) ancor prima di quella interna, non essendosi mai rivolto in questa forma alla Direzione dell'ente». Sulle assenze per aspettative e ferie, si tratta di diritti dei lavoratori. «Per quanto riguarda le ferie programmate, continua la nota - è stata definita una procedura rigorosa, che consente una programmazione precisa». È stata introdotta l'aspettativa non retribuita nel periodo estivo: ma viene concessa solo a fronte di un minimo di 3 mesi, in modo che possa essere garantita la sostituzione. È in vigore una procedura per la gestione dell'assenza imprevista del personale. Non sempre si riesce a coprire un turno richiamando operatori in riposo, «in questi casi eccezionali - scrivono i vertici - cerchiamo di garantire almeno un'alzata al giorno per tutti i residenti, come previsto dalla Carta dei Servizi, anziché due come normalmente accade». Sul fronte dei "lavori urgenti" e problemi di "sicurezza ambientale" della struttura, si afferma che «è sicura e in adeguato stato di manutenzione. La porta d'ingresso è stata recentemente sostituita con una doppia porta automatizzata. Tra le due porte è stata creata una bussola e il tempo di apertura e chiusura delle porte è sufficientemente per garantire il passaggio in sicurezza». Come citato nell'articolo, la segnalazione sulla corrente d'aria è stata accolta e presa in carico. Infine, «a proposito degli "ospiti che vanno a raccogliere i mozziconi di sigarette”, per la Rsa si tratta di fragilità e malattia». (d.p.)















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