L’appello per la chiesa di San Floriano

ARCO. Un’interrogazione appello firmata dai consiglieri Andrea Ravagni e Bruna Todeschi per salvare la piccola chiesetta di San Floriano a Bolognano antistante il cimitero ai piedi dello Stivo. Le...



ARCO. Un’interrogazione appello firmata dai consiglieri Andrea Ravagni e Bruna Todeschi per salvare la piccola chiesetta di San Floriano a Bolognano antistante il cimitero ai piedi dello Stivo. Le sue origini risalgono a prima del 1267, anno in cui appare descritta all’interno di una pergamena. Il suo aspetto attuale è invece frutto dell’ammodernamento cinquecentesco con una facciata a capanna con oculo, fiancate con contrafforti a vista e campanile di media altezza. L’interno è a navata unica con due cappelle speculari. Nel corso dei secoli la piccola chiesetta ha subito diverse modifiche fino ai primi del ‘700. Poi i primi interventi nel 1980 quando venne eseguito un parziale intervento alla copertura per ovviare alla penetrazione dell'umidità nell’edificio. Infine nel 1992 si attuò un intervento più generale che comportò il consolidamento statico della struttura del tetto e la sostituzione parziale dei coppi. Secondo i consiglieri di opposizione la situazione ad oggi e in particolare per gli interni è degradante e necessiterebbe di una ristrutturazione e di un restauro conservativo. «La situazione versa in pesante degrado - scrivono Ravagni e Todeschi - Gli intonaci si staccano, le pareti si sgretolano ed è difficile descrivere quanto si vede coi propri occhi entrandovi per una visita». «Serve quanto prima - ci tengono a precisare - un intervento di ristrutturazione». Da qui la decisione di presentare apposita interrogazione che funga da appello all’amministrazione per avviare le dovute procedure e per fare da intermediario con la Provincia. « Il Comune - interrogano Todeschi e Ravagni - intende chiedere alla Provincia di finanziare l’opera di restauro e o ristrutturazione della Chiesa di San Floriano?». Attualmente l’edificio di culto viene adoperato una volta a settimana nel periodo estivo, per la festa patronale e il 1° novembre.

(l.o)













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