«Italcementi, anche parco e residenze»

La Provincia accelera sul polo dell'informatica, Andreatta mette dei "paletti"


Jacopo Tomasi


TRENTO. All'ex Italcementi la Provincia s'immagina un "Villaggio dell'informatica" con due istituti tecnici, centri di ricerca, laboratori per le imprese, la sede di Informatica Trentina. Il Comune, che ha competenza urbanistica e possiede in zona l'Opera Bonomelli, resta coi piedi per terra e pensa a «una scuola con palestra e auditorium, oltre a spazi verdi, parcheggi, residenze».

Dietro ai sorrisi di rito in conferenza stampa, si profilano visioni diverse tra piazza Dante e palazzo Thun sul futuro della Destra Adige. È presto per parlare di "braccio di ferro" tra Provincia e Comune, ma ieri - mentre la giunta provinciale ha approvato la delibera attraverso la quale dà mandato a Patrimonio del Trentino Spa di acquistare dalla Federazione delle cooperative l'area ex Italcementi, valutata 30,2 milioni - il sindaco Alessandro Andreatta, molto pacatamente, ha posto alcuni paletti.

Prima di tutto ha ricordato un aspetto non secondario, ovvero la competenza urbanistica del Comune. Poi, ha illustrato la sua visione rispetto alla nuova Destra Adige il cui atto di indirizzo arriverà in consiglio comunale nei primi mesi del 2012. Si tratta di un'area di sette ettari che comprende non solo l'ex Italcementi, ma anche Motorizzazione e Opera Bonomelli, quest'ultima di proprietà di palazzo Thun.

«La trasformazione urbanistica di quest'area - ha detto il sindaco - segnerà il prossimo decennio della città. Come previsto dal piano regolatore del 2001, che andrà solo aggiustato, all'ex Italcementi troverà posto un mix di funzioni. Ci sarà sicuramente una scuola - prosegue il sindaco - che significa anche una palestra e un'aula magna: la prima sarà a servizio anche del quartiere, la seconda potrà diventare un auditorium a disposizione di tutta la città. Saranno previsti inoltre spazi verdi, parcheggi, una nuova viabilità, residenze».

Una visione articolata, ma chiara che non è del tutto in linea con quella del governatore Lorenzo Dellai che all'ex Italcementi sogna un polo tecnologico con due (!) scuole (Iti Buonarroti e Istituto per geometri Pozzo), centri di ricerca, laboratori, imprese, la sede di Informatica Trentina. I due progetti, ovviamente, non sono del tutto incompatibili. Il "Villaggio dell'informatica" può certamente convivere con scuole, spazi, verdi, residenze. Sia Dellai e Andreatta, infatti, convengono sul fatto che quell'area (come l'ex Michelin e Trento Nord) rappresenta una sfida per il futuro della città.

Le permute deliberate nell'ultima seduta - che portano l'ex Italcementi alla Provincia, mentre l'edificio dell'ex Dogana e l'attuale sede del rettorato in via Belenzani passano alla Cooperazione - permettono un dialogo più "agile" tra l'amministrazione provinciale e quella comunale. Certo, un confronto sarà indispensabile, come ha sottolineato lo stesso Andreatta. «Tutte le visioni sull'area saranno discusse e concertate con la città. Non c'è alcuna competizione tra le competenze urbanistiche del Comune e quelle pianificatorie della Provincia su scuole e ricerca. Si tratta solo di confrontarsi, ma trovare una sintesi non sarà difficile».













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