In zona industriale rifiuti abbandonati E spunta una piscina

Il presidente della circoscrizione Maurizio Migliarini è preoccupato: «Incuria e degrado a due passi dal centro»



ROVERETO. «Trascurare la pista ciclabile, i marciapiedi e i parchi della zona industriale è un errore madornale. Perché è collegata al centro storico con una pista ciclabile, si trova a due passi dalla città, ma è troppo spesso dimenticata». Maurizio Migliarini, presidente della circoscrizione, due giorni fa è stato subbissato di telefonate durante l’incendio alla Gallox. Vedendo le alte volate di fumo nero, i residenti temevano il peggio. «Nel 2009, con le circoscrizioni Sud e Marco avevamo incontrato l’assessore Pacher per avere un monitoraggio costante non solo dell’aria ma per conoscere quale livello di rischio corriamo con certe lavorazioni, ma da allora silenzio», spiega Migliarini. Il quale ci mostra le aree di degrado.

Aiuole dimenticate. Passeggiando sulla ciclabile, da viale dell’Industria verso piazzale Degasperi, «le aiuole sono abbandonate, le erbacce e le piante crescono senza controllo». In mezzo lattine, bottiglie, sacchi neri e rifiuti. Nel parcheggio, dietro la Gallox per capirci, lo spettacolo non è differente. Sul prato e sotto le piante, sacchi di spazzatura abbandonati, una autoradio nuova sfasciata, lattine e bottiglie di birra vuote.

Nomadi allontanati. Verso le 14.30, gli agenti della polizia locale controllano due camper di nomadi. «Purtroppo le mamme hanno paura a portare i loro bambini al parco di piazzale Degasperi, temono incontri spiacevoli. Soprattutto di sera. E’ un peccato».

Piazzale Degasperi. Il prato è tagliato a regola d’arte. Ma stona il bidone della spazzatura: sgorga rifiuti. Ai bordi del prato, ancora lattine e bottiglie vuote. Sotto un albero, i resti di un fuoco e un giacimento di bottiglie e lattine di birra e un guinzaglio per cani attaccato al fusto.

Piscina ex Ati. In viale del Lavoro, una micro-area per nomadi. Con piscina per bambini (all’interno del giardino dell’ex Ati), sedie da campeggio, una griglia, scarpe e vestiti appesi alla recinzione. Sotto una tuja, giochi e bambole per bambini.(n.f.)

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