stradale e mobile 

In auto c’era il kit per una rapina: giovane denunciato

TRENTO. Forse stavano preparando un furto o anche una rapina. Questa è l’ipotesi degli investigatori che venerdì sera hanno fermato, non con facilità, una macchina con a bordo due giovani. Uno, alla...



TRENTO. Forse stavano preparando un furto o anche una rapina. Questa è l’ipotesi degli investigatori che venerdì sera hanno fermato, non con facilità, una macchina con a bordo due giovani. Uno, alla fine, è stato denunciato per una violazione alla legge sulle armi. Tutto è iniziato a Nave San Rocco quando una pattuglia della Stradale nota un’auto con a bordo due persone Gli agenti insospettiti dalle manovre del mezzo hanno intimato l’alt al veicolo che, è scappato imboccando il sottopassaggio ferroviario di Nave san Rocco. Gli agenti sono riusciti comunque a bloccare l’auto costringendola ad accostare. Mentre il passeggero veniva bloccato a bordo, l’autista usciva dall’auto e dopo aver scavalcato la rete metallica che delimita l’area ferroviaria attraversava i binari e poi la statale e incurante del sopraggiungere delle macchine, approfittando di un bosco, faceva perdere le proprie tracce. Gli agenti dopo aver tentato di fermare il fuggitivo e in presenza del complice, proprietario del mezzo, procedevano alla perquisizione dell’autovettura. A bordo del veicolo venivano poi sequestrati: passamontagna, cacciavite , radio ricetrasmittente, guanti, pile a led, fascette da elettricista (usate anche per immobilizzare le persone), nastro e berretti di lana. Visto quanto trovato, scattava immediatamente il piano antirapina che ha portato tra l’altro anche gli investigatori della Squadra Mobile sul posto. Gli agenti in considerazione della fuga di uno degli occupati e il ritrovamento del materiale hanno ritenuto che i due potessero essere intenzionati a commetter furti o rapine in abitazione. «Questo e gli altri risultati - commenta il capo della Mobile, Ascione - sono il tangibile risultato della capillare attività di controllo del territorio voluta dal questore Garramone e realizzata dalla polizia.»













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