il caso 

«In Abruzzo mai ucciso un esemplare»

Parla il presidente del Parco, Antonio Carrara: «A fine luglio un plantigrado è entrato in una casa. Preso e spostato altrove»



TRENTO. A Pescasseroli, nella sede del Parco nazionale di Abruzzo, ti guardano male se chiedi loro se hanno mai abbattuto un orso: «Il nostro compito è quello di preservare un animale che stava scomparendo. Sono gli orsi marsicani, dobbiamo difenderli. Mica siamo andati a prenderli in Slovenia». Detto così, senza poter sentire il tono di voce e, soprattutto, conoscere l’interlocutore, sembra un tono di sfida. Invece il presidente del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara, è persona molto pacata. E senza alcuna intenzione di fare la paternale ad alcuno.

Presidente Carrara, voi orsi non ne avete mai dovuti abbattere?

«No, la nostra missione è quella di tenerli vivi. E, se vogliamo dirla tutta, evitare, come è successo, che i nostro orsi siano uccisi: dai bracconieri, con il veleno. O anche che finiscano sotto ad un auto. Quella dell’orso marsicano è una razza autoctona che, da 40 anni, stiano difendendo. Noi, va detto, abbiamo gli orsi dentro un Parco: ci sono insediamenti ma non è la stessa cosa che averli liberi su tutto il territorio come da voi».

Gli orsi confidenti, si legge nel vostro rapporto 2016, non mancano neppure in Abruzzo.

«Beh, siano finiti su tutti i giornali quando, a fine luglio, uno dei nostri orsi è entrato dentro una casa. Siamo intervenuti: preso e portato molto più in alto, lontano da lì».

Da voi, non vorremmo però portare jella, non ci sono mai stati casi di persone aggredite da orsi, no?

«Sì in 40 anni non c’è mai stata una persona aggredita da uno dei nostri marsicani. Come prevedono i protocolli se un orso è troppo confidente viene seguito, poi colpito con i proiettili di gomma. Se serve spostato in un’altra zona. La gente che vive più vicina a dove gli orsi ci sono sempre stati ha un atteggiamento più tranquillo se ne incontra uno. Chi non è abituato si comporta con molta meno freddezza».

Senta presidente, quanti orsi avete?

«Una popolazione molto simile alla vostra: tra i 50 ed i 60 esemplari».

Si sente di dire qualcosa ai trentini, sull’abbattimento?

«No, non mi permetto, anche perché, francamente, non mi piacerebbe che la Provincia di Trento ci dicesse cosa fare con i nostri orsi. Bisogna esserci dentro per parlare di questi temi».(g.t.)













Scuola & Ricerca

In primo piano