Imprese, fatturati in calo del 4,7%

I dati della Camera di Commercio sul terzo trimestre dell’anno. Frenata anche dell’export



TRENTO. Nel terzo trimestre del 2012 il fatturato complessivo delle imprese trentine cala del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È uno dei dati più significativi emersi dall’indagine sulla congiuntura in provincia di Trento per il terzo trimestre del 2012 condotta dalla Camera di Commercio di Trento tra ottobre e novembre dell’anno in corso su circa 2.000 imprese trentine. Dopo due anni e mezzo di tenuta diminuisce anche il fatturato del settore manifatturiero del 3,3%. Solo il commercio all’ingrosso mostra una variazione dei ricavi delle vendite positiva (+0,8%). Non cambiano i settori che manifestano, dall’inizio della crisi, un andamento negativo: l’estrattivo (-13,5%) e le costruzioni (-19,4%), a cui si aggiunge il commercio al dettaglio con -8,5%, per via della caduta della domanda locale. I trasporti riportano una diminuzione del fatturato dello 0,2%, l’artigianato manifatturiero e dei servizi dell’1,9% e i servizi alle imprese dell’1,9%. Anche l’occupazione risulta in diminuzione complessivamente dell’1,1%.

Gli occupati diminuiscono sensibilmente presso le micro imprese (1-4 addetti) di oltre il 4%, evidenziando una flessione nell’ordine dell’1-2% presso le piccole e medie unità, mentre si riducono di un modesto 0,4% nelle imprese più grandi. Ma l’elemento che desta maggiore preoccupazione e che differenzia l’attuale trimestre da quelli immediatamente precedenti - è stato detto in conferenza stampa - è rappresentato dalla decelerazione delle vendite estere, che passano dal 12% del 2011 al 3,4%.

«Questo non è dovuto alla scarsa qualità dei prodotti trentini - ha sottolineato Adriano Dalpez, presidente della Camera di commercio di Trento - ma perché la crisi riguarda anche i Paesi che maggiormente importavano i nostri prodotti come la Germania e la Francia. Sono dati che comunque vanno analizzati più approfonditamente». «Il sistema trentino non è impermeabile alla crisi congiunturale sia in Italia che nel resto del mondo», ha detto l’assessore all’industria Alessandro Olivi. «Le misure pubbliche hanno fatto molto per supplire alla crisi con incentivi all’internazionalizzazione e all’innovazione e con la riduzione dell’Irap. Ora il pubblico non può più sostituirsi alla domanda privata, ed è necessaria una riconfigurazione delle imprese trentine sia nella dimensione che nella quantità».













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