il caso

Il sindaco Ianeselli dopo lo sputo in faccia: «C’è bisogno di riflettere sul rapporto fra partecipazione e rappresentanza»

“Se in futuro sarà ancora richiesto il mio contributo, ben volentieri mi metto a disposizione" scrive il primo cittadino di Trento

GLI INSULTI E LO SPUTO: Dopo una lezione a Sociologia 



TRENTO. “Ringrazio tutti per la solidarietà e la vicinanza che mi avete dimostrato nelle ultime ore. Ma non nascondo il dispiacere per il fatto che la nostra Università, che il Dipartimento di Sociologia siano stati associati a un brutto episodio con il quale non hanno nulla a che fare”.

Così inizia il post del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che ieri, 5 aprile, è stato protagonista in un brutto episodio in facoltà: una ragazza gli ha sputato in faccia.

“Il confronto di ieri con gli studenti sulle forme della partecipazione democratica, sulle potenzialità e i limiti del dibattito pubblico – prosegue il sindaco – è stato davvero interessante. Che il finale sia stato turbato da una manifestazione di intolleranza violenta nei miei confronti dimostra una cosa sola: che c’è davvero bisogno di riflettere sul rapporto tra partecipazione e rappresentanza, tra ascolto e responsabilità, che guarda caso era proprio il tema al centro della lezione organizzata dal professor Marco Brunazzo.

Se in futuro sarà ancora richiesto il mio contributo, ben volentieri mi metto a disposizione".

"Esprimere le proprie idee è un diritto.Rispettare quelle degli altri, specie se in maggioranza, è un dovere di ogni cittadino che vuol essere chiamato con questo nome". Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, condanna l'atto oltraggioso nei confronti del sindaco di Trento.

"Viviamo tempo difficili - aggiunge Fugatti - con prove difficili da superare ma con sfide altrettanto grandi da cogliere. Non possiamo permettere che sul dialogo prenda il sopravvento l'intolleranza e men che meno una violenza futile e pericolosa. Piena solidarietà al sindaco a nome mio personale e di tutta la giunta provinciale".













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