il presidente fbk verso la conferma 

«Il professor Profumo  può dormire tranquillo» 

TRENTO. Sprizzava soddisfazione il presidente della Fondazione Bruno Kessler, il professor Francesco Profumo, ieri presentando il bilancio di missione della Fbk. E aveva di che essere soddisfatto....



TRENTO. Sprizzava soddisfazione il presidente della Fondazione Bruno Kessler, il professor Francesco Profumo, ieri presentando il bilancio di missione della Fbk. E aveva di che essere soddisfatto. Intanto per gli ottimi risultati della Fondazione, illustrati nel bilancio di missione presentato ieri mattina in conferenza stampa in Provincia. Ma poi anche per la quasi certezza di essere confermato alla guida della Fbk. L’assessore Spinelli, infatti, a margine della conferenza stampa ha rivelato: «Penso che il professor Profumo possa dormire sonni tranquilli». Per quanto riguarda il rinnovo del resto del cda, l’assessore poi ha ribadito un concetto che era già stato espresso dal presidente Fugatti dopo la giunta provinciale che si era tenuta a Vignola Falesina il 21 dicembre: «Noi rispettiamo le regole e le scadenze dei vari mandati. Ma ci saremmo aspettati un atto di cortesia da parte dei vertici di alcune partecipate dalla Provincia». E questo vale anche per la Fbk i cui vertici, oltre a Profumo, sono stati nominati dalla giunta Rossi.

Durante la conferenza stampa Profumo ha spiegato che Fbk ormai ha raggiunto risultati di eccellenza tanto da essere ai vertici delle classifiche dell’agenzia di valutazione Anvur. Alla conferenza stampa, e non è un caso, hanno partecipato anche la vicepresidente di Confindustria Ilaria Vescovi e Alberto Carli della Federazione della Cooperazione trentina che hanno ricordato i tanti progetti realizzati in collaborazione con Fbk. Profumo ha aggiunto: «Il bilancio di missione serve anche a far capire le ricadute sul Trentino della nostra attività». Il presidente poi ha parlato del progetto strategico per i prossimi dieci anni: «Abbiamo intenzione di sviluppare progetti sull’intelligenza artificiale. Ma vista dal punto di vista olistico del suo rapporto con l’uomo e con l’ambiente che lo circonda. Vogliamo creare un'economia circolare della conoscenza. La nostra mission è costruire una relazione concreta ed efficace tra la ricerca d'eccellenza e la domanda di innovazione che proviene dei più diversi settori della società».













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