«Il palazzetto del ghiaccio non è per tutti» 

Lo denuncia Skating Trento. Da anni la società attende uno spazio per i ragazzi, ma non è possibile



TRENTO. Al palazzetto di Trento il ghiaccio non è per tutti. Lo sostiene Mauro Gastainer, presidente dello Skating Trento, società sportiva dilettantistica che si occupa di promuovere lo sport del pattinaggio su ghiaccio tra bimbi e ragazzi. La società è stata fondata nella primavera del 2016. «Nei termini previsti dal regolamento abbiamo redatto la domanda per l'assegnazione delle ore ghiaccio per la stagione 2016/2017- ricorda il presidente- Ci è stato risposto che non avremmo potuto avere a disposizione delle ore in quanto, da regolamento, una società nuova ha meno punteggio rispetto ad una società che ha già storicità presso la struttura dell’Asis. Il presidente Antonio Divan ha ammesso l’errore intrinseco al regolamento e ci ha assicurato che avrebbe fatto in modo di sanare la situazione, permettendo alla nostra società di poter usufruire di ore ghiaccio presso la struttura di Trento. Della questione era stato interessato anche l’assessore allo sport Andrea Robol. Entrambi avevano confermato che, nonostante l’inadeguatezza del regolamento, non si poteva modificarlo in tempo per la stagione entrante. Gli stessi hanno però assicurato che avrebbero fatto il possibile per trovare un’alternativa su altri impianti, con conseguente sostegno al trasporto agli stessi. Purtroppo di tutto questo non si è concretizzato nulla e per la stagione 2016/2017 i ragazzini meno bravi si sono allenati a Pergine ospitati dalla società Sporting Club Pergine e i più bravi a Piné con il Comitato Trentino». Nulla, anche per la stagione successiva. La modifica al regolamento non è ancora stata presa in considerazione o proposta al consiglio comunale, unico organo che può modificare il regolamento. La battaglia dell’associazione prosegue anche per la nuova stagione, 2018/2019. «Siamo un società sportiva regolarmente riconosciuta dal Coni dalla Federazione del Ghiaccio e anche dal Comune di Trento, visto che ci eroga il contributo a sostegno dell’attività. Non capisco perché il Comune faccia finta di non vederci e non ci dia delle risposte, in tal modo discrimina i nostri ragazzi rispetto a quelli delle altre società. Non poter usufruire del Palaghiaccio è per la squadra e le famiglie che la compongono un grande disagio, sia per i costi del trasporto sia per il tempo a scapito di altre attività e della scuola» chiude il presidente.













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