Il paese: «Vivevano l’uno per l’altra» 

Gigi Weber, il vicino di casa, aveva incontrato Sergio Cini tre giorni fa: «Abbiamo parlato e lui mi ha confidato “è dura”» 



FAI DELLA PAGANELLA. «Sergio l’ho incontrato tre giorni fa e abbiamo parlato un po’. Lui si è sfogato. “E’ dura”, mi ha detto. Dura andare avanti. Ma non ha parlato della malattia della moglie, ha fatto capire che tutta la situazione era molto pesante», Luigino «Gigi» Weber è lo storico del paese e abita proprio di fronte alla casa di Luisa Zardo e Sergio Cini: «Vivevano l’uno per l’altra. Erano delle bravissime persone, molto discrete e riservate, ma anche molto gentili. Facevano la loro vita. Avevano iniziato a frequentare il paese da turisti e se ne erano innamorati. Poi hanno comprato casa insieme ai Rizzoli che continuano a venire qui d’estate. Loro, invece, avevano deciso di stabilirsi qui dopo la pensione. Erano gentilissimi. Lei mi regalava sempre il panettone o lo zelten che faceva a Natale e io contraccambiavo con le verdure dell’orto. Proprio oggi volevo portare loro delle patate per andarli a trovare. Ma purtroppo era troppo tardi». I vicini raccontano, ma cercando di non invadere la privacy di due persone cui volevano bene e che rispettavano, che la coppia era rimasta segnata dalla malattia di lei. Era stata operata tre o quattro anni fa a causa di un male crudele. L’operazione era andata bene, ma il fisico dell’anziana era rimasto segnato. E anche lo spirito.

Forse anche per questo Giuliano Romeri, che si era molto affezionato alla coppia. Li andava a trovare spesso, li cercava e si informava della loro salute. Ieri sua madre Anna raccontava: «Giuliano per loro era come un altro figlio e per noi erano come di famiglia. Luisa era uscita dalla casa di riposo il 2 gennaio. A Natale ci avevano chiamato da Mezzolombardo. Sergio diceva: “Anna non potevo far passare un Natale senza farvi gli auguri” e anche la Luisa è venuta al telefono a salutarmi. Era lucida, anche se mi era sembrata stanca». Anche l’edicolante li ricorda con affetto: «Scrivete che erano bravissime persone. Sergio era venuto da me anche ieri mattina (martedì ndr). Gli avevo chiesto notizie delle moglie e lui aveva sospirato. (u.c.)













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