«Il nonno mi ha violentata»

Sessantenne a giudizio. Lo accusa la nipote che aveva 8 anni all’epoca dei fatti



TRENTO. Rinviato a giudizio con un’accusa che fa tremare i polsi: aver violentato con pesanti molestie sessuali la propria nipotina. Il giudice per l’udienza preliminare Claudia Miori ieri ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura di Trento per un sessantenne trentino. L’uomo è accusato di aver molestato pesantemente la nipotina quando questa aveva dagli 8 ai 9 anni. Il giudice, anche sulla base di una consulenza dello psichiatra Ezio Bincoletto, ha accolto la tesi dell’accusa.

Tutto è iniziato nel 2010, quando la nipote dell’uomo aveva quattordici anni. La ragazzina aveva i primi innamoramenti e si è scambiata i primi baci con i coetanei. In quel momento si è resa conto che quello che le faceva fare il nonno anni prima non era affatto normale. Così si è confidata con un’amica che a sua volta ne ha parlato con la madre. Quest’ultima, allarmata, ne ha parlato alla mamma della ragazzina. E la donna, insieme al marito, ha deciso di presentare denuncia alla polizia. E’ stata subito aperta un’indagine. La ragazza è stata sentita dagli inquirenti. La sua famiglia si è affidata all’avvocato Sabina Zullo.

Il suo racconto si riferisce agli anni tra il 2004 e il 2006, quando la ragazza, che lo ricordiamo adesso ha 17 anni, era ancora una bambina. Tutto sarebbe iniziato quando aveva 8 anni. A quel tempo, il nonno viveva con lei. La mamma si era separata e il nonno aveva raggiunto la figlia per darle una mano con i nipotini. La giovane donna si fidava ciecamente. Affidava i suoi figli al padre senza sospettare nulla. Anni dopo, però, si è amaramente pentita. Secondo quanto raccontato dalla nipote, il nonno l’avrebbe molestata in maniera pesante, ma avrebbe anche aggiunto che quelli erano massaggi. L’allora bambina, una volta cresciuta si è resa conto che non era così.

La Procura ha anche chiesto e ottenuto un incidente probatorio sia per raccogliere il racconto della ragazza che per analizzare alcuni reperti sui muri dell’appartamento della famiglia.

L’uomo ha nominato come avvocati Roberto Bertuol e Giovanni Rambaldi. Ieri l’udienza preliminare davanti al giudice Claudia Miori. Visto il racconto della ragazza e la consulenza che la giudica credibile, il giudice ha deciso per il rinvio a giudizio. Il processo si terrà il 17 ottobre.

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