Il Metropolitan applaude Nicola Ulivieri

Il basso di Arco si è esibito sul prestigioso palcoscenico di New York cantando un’opera di Rossini: «Un’emozione unica»


di Daniele Tonelli


ARCO. Pochi giorni fa un arcense ha calcato il palcoscenico del Metropolitan Opera di New York. Nicola Ulivieri, un basso-baritono specializzato nel repertorio del basso cantante si è esibito per alcune serate all’interno del prestigioso teatro. Nicola interpretava il ruolo del gouverneur (il tutore/precettore) del Conte Ory, tratto dalle ultime opere di Gioacchino Rossini. Lo raggiungiamo telefonicamente poco dopo: «Sono stato molto lusingato della chiamata del Metropolitan e anche se ho 45 anni, sono tornato ragazzino, con l’emozione e la tensione delle prime recite. Inoltre la presenza dei miei genitori tra il pubblico ha reso l’atmosfera ancora più appassionante. E bisogna dimostrare di essere all’altezza, mantenere un certo livello e continuare a fare bene».

Produzione multietnica quella di New York, dove Nicola che ha avuto il piacere e l’onore di cantare a fianco di Juan Diego Flores, tenore peruviano di fama internazionale. Nicola si è diplomato al conservatorio di Bolzano, dove suo padre ha suonato per 30 anni all’interno dell’Orchestra Haydn, successivamente il trasferimento nell’Alto Garda con la famiglia e poi verso Milano, dove entra a far parte del coro della Scala. Nicola ha cantato nei più famosi teatri e festival italiani ed europei e nel 2006 ha ottenuto il Premio Abbiati, prestigioso riconoscimento della Critica Italiana.

«Il 5 febbraio avrò l’ultima data qui a New York e poi tornerò in Italia per una breve vacanza perché a fine marzo ritornerò negli States, a Los Angeles, per la Cenerentola. Quando posso canto volentieri in Italia, anche perché storicamente siamo noi a fare scuola (sorride). Purtroppo però i nostri teatri stanno diventano dei “teatrini” agli occhi dei colleghi internazionali con spettacoli annullati, impianti che saltano e contrattempi dell’ultimo minuto che risultano spiacevoli, per il pubblico e gli artisti». Ulivieri ha una bimba di 10 mesi, Lucia, avuta dalla sua ultima compagna, Silvia, di Torino: «Grazie alla tecnologia posso portare sempre con me gli affetti, amici, foto. Il mio è un bellissimo lavoro, ma comporta alcuni sacrifici a una certa età (ride), mentre da giovane avevo una vita più sregolata. Dovendo lavorare con il proprio fisico, una vita regolare e sana è alla base di tutto. Ecco perchè ho smesso di fumare dal 2009 e da 6 mesi sono diventato vegetariano. Devo dire che mi sento molto bene». Che conclude: «Purtroppo ad Arco faccio il turista, sono lì troppo poco e non parlo nemmeno il dialetto (ride). Diciamo che mio fratello (Tommaso, vicepresidente del consiglio comunale di Arco) ha potuto vivere e godersi appieno la nostra bellissima zona».

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