Il lungolago resta ancora chiuso a chiave

Anche se sono spariti i cartelli minacciosi, un cancello blocca l’accesso al bagnasciuga del campeggio a Valcanover


di Roberto Gerola


PERGINE. Da un lato il cancello c’è, e con la scritta “aperto 8 - 22” ma è chiuso a chiave. E ben vero che c’è un campanello. Ma sembra una limitazione un po’ troppo gravosa, dover suonare il campanello per poter accedere e l’accesso non è proprio libero come dovrebbe. Dall’altro lato, sono stati tolti i minacciosi segnali di proprietà privata, accesso vietato, denuncia per violazione di domicilio eccetera, ma rimangono pur sempre gli ostacoli per accedere al bagnasciuga lungo tutta la spiaggia del camping sulla riva perginese del lago di Caldonazzo.

Sono barriere in legno piantate fino a tre quattro metri dalla riva e quindi nell’acqua. E sempre da questo lato (verso Pergine) c’è una spiaggetta alla quale si accede (si dovrebbe accedere) da un sottopasso della linea ferroviaria. Visto che nel 1896 lo hanno costruito insieme ad altra, è evidente che il passo era pubblico. Ma la stradina che vi arriva è privata ed ora “bloccata” da cumuli di residui di campagna (rovi, piante tagliate, rami).

A quanto pare, con un po’ di buona volontà si passa, dicono in zona. Sta di fatto che oltre il sottopasso (“tombin”) c’è appunto una spiaggia che dovrebbe essere accessibile (il luogo è molto suggestivo), così come il bagnasciuga lungo il camping. Ma l’accesso è di fatto bloccato nonostante le segnalazioni, e soprattutto nonostante l’ordinanza dei Bacini montani dopo le segnalazioni, i sopralluoghi e le prescrizioni emesse.

Si profila quindi una nuova estate con le spiagge chiuse al pubblico? E poi si parla di turismo, di impiego di risorse per lo sviluppo del lago di Caldonazzo.

Le spiagge sono “off limits” proprio ai turisti oltre che ai residenti. Dal Valcanover 1 alla spiaggia libera (a valle del Ciolda) il tratto è interdetto al passaggio, quando si profila un ulteriore utilizzo turistico della zona.

E la situazione che in prospettiva dovrebbe verificarsi anche in tempi brevi è determinata dalle nuove intenzioni che il Cus (Università di Trento) ha a proposito dell’Augsburgerhof, la struttura un tempo ricettiva collocata appunto al Valcanover (tra le spiagge libere “Pescatori” e “Valcanover 1”).

L’argomento è stato oggetto di esame nella recente seduta di giunta. Il Cus in cambio dell’ampliamento della struttura (ospita il Centro Velico Cus) dovrebbe garantire al Comune appunto una struttura ricettiva, ma anche un parcheggio pubblico a monte (oltre la linea ferroviaria) raggiungibile con una passerella pedonale per superare appunto la linea ferroviaria. L’ipotesi va nella direzione di un miglior utilizzo e valorizzazione turistica del lungo lago dell’intera zona del Valcanover che da qualche anno sta superando San Cristoforo in quanto presenze turistiche. Occorrerà definire il progetto e provvedere a una variante urbanistica. Ma soprattutto definire la possibilità di accedere al lungo lago per tutto il tratto del Valcanover.

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