Il Centro Alzheimer con la sala relax

Lavis, iniziati i lavori alla Rsa “Endrizzi”: 21 i posti, con spazi studiati per dare l’effetto casa (con divanetti e caminetto)


di Daniele Erler


LAVIS. Sono iniziati mercoledì i lavori alla casa di riposo “Giovanni Endrizzi” di Lavis, per realizzare un nuovo “nucleo Alzheimer”, al primo piano della struttura. Un progetto innovativo, fra i primi in regione (oltre ai due di Trento, ce ne sono solo a Povo e Pinzolo), che dovrebbe essere concluso entro fine gennaio ed aperto da febbraio. All'interno, vi sarà lo spazio per accogliere 21 residenti, con particolari patologie legate alla demenza.

Il tutto senza alcun contributo esterno, ma totalmente auto-finanziato, con fondi solo della casa di riposo. I costi, fra lavoro ed arredi, raggiungono i 275.000 euro; con questa cifra si riuscirà a reinventare l'attuale spazio, realizzando una serie di accorgimenti, pensati appositamente per i soggetti che soffrono di demenza e di disturbi del comportamento. Così, se il progetto è stato realizzato dall'architetto lavisano Ivano Moser, in realtà alle spalle c'è il contributo fondamentale di Letizia Espanoli, che ha un'esperienza pluridecennale nello studio di queste problematiche, e già ha seguito, in tutta Italia, la fase preparatoria per l'apertura di altri “nuclei Alzheimer”.

Il risultato è stato illustrato, in anteprima al Trentino, dalla direttrice della rsa, Delia Martielli. «Tutti gli spazi – spiega – saranno pensati per creare un ambiente di casa, che sia anche molto bello esteticamente. Perché anche la bellezza fa bene». Così, due saranno le parole chiave del nuovo nucleo: vivibilità e sicurezza. Gli ospiti vivranno i nuovi spazi in totale libertà, senza alcun pericolo. L'attuale open space sarà ripensato, con due nuove zone pranzo ed un soggiorno. Sarà realizzata una cucina terapeutica, uno spazio che potrà essere utilizzato dai familiari, ma anche dagli stessi ospiti. «Vogliamo che possano farsi da mangiare – continua la direttrice – perché puntiamo sulla terapia occupazionale. Ad esempio, gli ospiti potranno farsi la merenda». Una stanza diverrà la sala relax, con divanetti e particolari decorazioni. Una zona avrà invece un caminetto; sarà un punto attrattivo, un luogo d'incontro per gli ospiti, che potranno sedere, con tranquillità, sulle apposite poltroncine. Inoltre, la terrazza – che finora era rimasta chiusa – sarà messa in sicurezza; anche qui ci sarà spazio per dei divanetti, ma anche per delle vasche per il giardinaggio e l'orto-terapia. Cambierà anche l'illuminazione; i malati d'Alzheimer, infatti, vedono meno, e per questo sarà aumentata la luminosità, ma con lampade particolari, che simulano la luce del sole. Ultima novità, una sala beauty. «Sarà la sala delle coccole», dice la direttrice: uno spazio dove gli ospiti saranno curati, con massaggi, pedicure e la presenza di una parrucchiera. Un nucleo all'avanguardia, quindi, ma c'è di più. Sarà caratterizzato da un modello assistenziale speciale, con personale appositamente formato, ed estrema flessibilità oraria. Per rispondere alle esigenze di questi ospiti, se occorre, sarà superata anche la distinzione fra giorno e notte. «Si tratta di un approccio diverso - conferma - la sensazione sarà quella di stare tutti insieme in una casa».













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