I ritmi della notte, tra sballo e relax

Viaggio nei locali più frequentati dagli universitari in cerca di divertimento, grazie all’aiuto di un «infiltrato speciale»


di Luca Marognoli


TRENTO. La movida ha i suoi ritmi e le sue regole non scritte: c’è il locale destinato ad un target specifico e di nicchia, quello “generalista” dove si mescola la clientela più eterogenea, quello per gli aperitivi, il “preserata” e la notte. Per entrare nel “giro” non servono riti iniziatici o una guida per la Trento by night: bisogna essere addentro alla materia. E chi può esserlo di più di un universitario fuori sede, studioso ma - quando gli esami non incombono - voglioso anche di divertirsi? Garantendogli l’anonimato, lo abbiamo utilizzato come “infiltrato speciale”.

Iniziamo con il preserata: i bar più gettonati sono Just Cafè, Suite Cafè, Cafè de la paix, Rex Caffè, bar Picaro e i locali di via Verdi: bar Line, Duomo e Mozart. Per chi vuole tirare tardi i poli di attrazione sono due: la Cantinota e il pub La Stube.

Partiamo dal Picaro: «É consierato fra i più “alternativi” - dice la nostra fonte - e ha una clientela affezionata che si dà l’appuntamento tutti i giorni prima delle 19: la serata va avanti ma non fino a tardi».

Il lunedì, da sempre giorno “moscio”, vede gli studenti più vivaci concentrarsi in via Verdi per l’aperitivo. Martedì e mercoledì, invece, si entra nel vivo della movida al “Just” di via Malpaga, preso d’assalto dai giovanissimi. «Fa da trampolino per la Cantinota il mercoledì e per un locale sul lago di Caldonazzo il martedì, una volta al mese». Qui un’associazione di studenti organizza l’intera serata, a partire dai trasporti con le navette fino all’“animazione” con ragazze vestite da infermiere e dotate di siringoni pieni di vodka e gin da “iniettare” in bocca agli astanti.

Sconsigliabile a chi cerca lo sballo, invece, il Cafè de la paix, diventato in pochi mesi la new entry di maggiore successo della città. «Ci si va non certo per ubriacarsi ma per un bere “di meditazione”. L'ambiente è rilassato e l’atmosfera quasi filosofica, con musica soft di giorno e “dancehall” la sera. É bello perché unico: ti dà l'idea di non essere a Trento. Ci sono i rasta che trasmettono una sensazione di serenità e una clientela di personaggi interessanti con cui parlare. Si va dagli studenti come me all’avvocato. Lo chef è creativo e ha esperienza internazionale, maturata soprattutto in Spagna». Specializzato in aperitivi il Rex di via Oss Mazzurana. «É molto frequentato grazie alla barista storica del Just Evelyn, molto brava a fare i cocktail, che è affiancata dalla sorella Barbara. Di solito l’ora di punta è dalle 18 alle 21».

Frequentato da studenti e non solo il bar Accademia. Famoso invece per la convenzione con gli studenti Erasmus lo Suite Cafè di via Suffragio, accanto alla pizza al taglio. «Martedì o mercoledì c'è il maggior movimento. Chi ci va lo fa, di solito, per agganciare ragazze straniere».

Per il nostro “infiltrato speciale” nella movida «si è sentita quest'anno la mancanza di Vino e Sensi, che era diventato un polo di attrazione per tutti i tipi di universitari. Ha preso il suo posto la Stube, che offre musica nella cantinetta e rimane aperta fino a tardi. La novità del 2013 è questa: la regina della notte è diventata via Suffragio».

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