a volte ritornano

I conigli saltellano ancora nel cimitero

Nonostante le trappole e le catture, il problema al camposanto non è risolto. Cia: «Ora basta con le azioni soft»


di Daniele Peretti


I conigli sono tornati o forse è meglio dire che non hanno mai lasciato il cimitero e così a scomparire sono state solo le trappole. Il che permette al consigliere provinciale Claudio Cia di ironizzare: «In effetti il sindaco aveva detto per i Santi il problema sarebbe stato risolto, però senza indicare l'anno». E nella colonia dei «conigli cimiteriali» comincia ad esserci animazione perché si avvicina la stagione della riproduzione e così ieri, complice anche una domenica mite, hanno ripreso la loro normale attività che è quella di correre tra le tombe, sporcare le lapidi, mangiare fiori e piante e scavarsi nuove tane. La cosa non è sfuggita ai visitatori e da qui la segnalazione. E dire che a parte l'impegno preso dal sindaco, per risolvere il problema dei conigli erano stati consultati anche esperti extra regionali. Tra i campi del cimitero erano state messe delle trappole ed il sistema era stato annunciato come funzionante; funzionante a tal punto che il problema sembrava essere stato risolto. A questo punto o i conigli sono stati più furbi, nascondendosi in attesa di tempi migliori; oppure semplicemente sono tornati laddove trovano un habitat naturale e dove possono vivere e riprodursi in tranquillità. Claudio Cia che a fine ottobre aveva anche promosso una raccolta firme che ha avuto un notevole successo, arrivata dopo l'omaggio di due conigli vivi al sindaco Andreatta, non usa mezze misure: «Se il sindaco non riesce a risolvere il problema dei conigli, come si può pensare che riesca a trovare soluzioni adeguate a problematiche come la delinquenza e la sicurezza? » Ma Cia contestualizza chiaramente anche il problema: da una parete ci sono tutte quelle persone per le quali il cimitero è diventato una sorta di seconda casa, relazionano tra le panchine dei viali e comunque ci tengono all'integrità delle tombe dei loro cari e non tutti possono permettersi il ricorrente acquisto di nuovi fiori o peggio ancora il rifacimento delle tombe. Ma c'è anche chi considera quello dei conigli, un problema secondario: «A loro dico che ci vuole sensibilità e comprensione per chi invece sente questo problema. Il cimitero è comunque un luogo sacro nel quale è ancora proibito l'ingresso ai cani che possono essere stati il supporto affettivo principale per molti defunti, mentre si lascia libero accesso ai conigli». Consigliere ha una soluzione? «Diciamo che l'intervento soft è stato fatto ed è fallito. Adesso bisogna risolvere il problema e penso che la cattura ed il trasferimento dei conigli, non sia un'impresa impossibile. Non sono per l'abbattimento, ma per una risolutrice che tenga in considerazione la vita dei conigli, ma anche il rispetto di un luogo sacro e dei rapporti affettivi che comporta». Claudio Cia segnala, aspetta la risposta del sindaco e poi riprenderà la sua battaglia sostenuto dai tanti cittadini che la condividono. Di certo la situazione non è più sostenibile e se in questi anni attorno è stato stravolto il territorio confinante abbattendo di fatto le case dei conigli, ora non si può accettare che abbiano colonizzato il cimitero. Per una presenza invasiva, di scarsa igiene che causa anche un danno economico.













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