Grande Guerra, un film racconta il fronte trentino

Il documentario nato da un’idea di Ermanno Deflorian si gira in Valle di Fiemme Il regista Giacomo Gabrielli vuole coinvolgere la popolazione, a breve gli incontri



VALLE DI FIEMME. Le proposte del Tavolo sulla Grande Guerra, in occasione del centenario, iniziano a diventare realtà. La Valle di Fiemme infatti si trasformerà nei prossimi mesi in un set cinematografico: il Servizio attività culturali della Provincia ha, stanziato un contributo di 20.000 euro per la pre-produzione del film sul primo conflitto mondiale. Il gruppo di lavoro sulla Grande Guerra era stato creato dalla Comunità Territoriale di Fiemme per elaborare alcune iniziative in vista del centenario e, oltre ad aver predisposto un progetto di censimento e recupero delle opere belliche presenti in valle, dal Tavolo è nata la proposta di realizzare un docu-film sulle vicende belliche che hanno interessato la valle tra l’estate e l’autunno del 1916, cioè i combattimenti sui monti Cauriòl, Cardinàl e Busa Alta in val Sàdole. L’idea è stata di Ermanno Deflorian, proprietario a Ziano di uno dei maggiori musei privati del Trentino.

L’intenzione è di realizzare un film-documentario che punti a ricostruire i principali avvenimenti storici, ma anche a far comprendere la tragedia che il conflitto rappresentò per tutta la popolazione di Fiemme: un film sulla guerra, quindi, ma che educhi alla pace sulla base della conoscenza e della comprensione dei fenomeni alle origini dei conflitti.

Dopo aver ricevuto diverse proposte, la Comunità Territoriale di Valle ha accettato il progetto della Filmart Pictures srl, una casa cinematografica indipendente, fondata dal regista di Moena Giacomo Gabrielli, diplomato alla Scuola Internazionale Cinema e Televisione di Roma, con all’attivo collaborazioni importanti, come quella con Silvio Muccino.

Gabrielli sarà affiancato dal produttore esecutivo Maurizio Bussolon, mentre per la sceneggiatura è stato scelto Sergio Lo Gatto (un giovane professionista romano), che dopo una prima visita qualche settimana fa, a breve tornerà in Fiemme per scrivere direttamente sul posto il copione.

«La parte di fiction e quella documentaristica saranno integrate nel film, l’una al servizio dell’altra», anticipa il regista, che fa capire che si tratterà di una produzione in grande stile, con costumi d’epoca, scene spettacolari e riprese in alta quota. Alle scene girate sui luoghi delle battaglie e negli angoli più caratteristici e storici dei paesi si alterneranno, quindi, interviste a chi può raccontare aneddoti e storie sulla Grande Guerra. «L’idea è di fare un film adatto a tutti i target: alle scuole, al grande pubblico, agli appassionati di storia, ai turisti che spesso non sanno nemmeno che queste montagne sono state teatro di battaglie importanti. Per questo puntiamo a coinvolgere tutta la popolazione, che a gennaio sarà invitata a partecipare ad alcuni incontri pubblici sul film: avremo bisogno di diverse collaborazioni, di comparse, ma anche di persone disposte a mettere al servizio della produzione oggetti, diari, abitazioni per le riprese», spiega Silvia Delugan, responsabile del progetto cultura della Comunità di Valle.

L’obiettivo è quello di coinvolgere il territorio anche per i finanziamenti, per poter divulgare il più possibile il docu-film, anche a livello internazionale.













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