Girardi: «Serve la ferrovia Trento-Penia» 

Il presidente di “Transdolomites” chiede progetti sulla mobilità alternativa: «Come la vicina Bolzano»


di Nicola Filippi


TRENTO. Mobilità su rotaia, turismo sostenibile, economia. Sono i tre cardini del pensiero di Massimo Girardi. Il presidente dell’associazione “Transdolomites” crede nel suo progetto “Qnex” e nel collegamento Trento-Penia. Appoggiata «a parole da tanti politici», l’idea di Girardi intende togliere dalle nostre strade quante più auto possibili per dare una nuova immagine (e aria) alla nostra provincia, diventando un volano per lo sviluppo turistico. Girardi, in conferenza stampa all’hotel America di Trento, non c’è girato tanto intorno. «Il progetto di collegamento ferroviario intervallivo piace, sia all’assessore Mauro Gilmozzi sia al suo collega Carlo Daldoss, ma ora che si avvicinano le elezioni provinciali è importante che la classe politica non perda altro tempo». Come la vicina Provincia di Bolzano, dice sempre Girardi, anche Trento deve comprendere «il valore strategico della ferrovia, capace di portare cambiamenti alla società civile». E il primo passo - lancia l’appello - potrebbe essere «la progettazione della ferrovia Trento - Penia, via val di Cembra».

In meno di un’ora, Girardi ieri ha fatto un excursus della sua associazione. Dal 2006 ad oggi si è battuta a favore della mobilità alternativa e a favore del turismo sostenibile. Nel 2008 la Provincia presenta il progetto Metroland con cinque corridoi interni. A supporto, nel 2009 Transdolomites presenta “Qnex”, proposta di collegamento ferroviario fra Trento e Canazei attraverso la valle di Cembra. Incontri, presentazioni di progetti, delibere, mozioni, petizioni, determine: carta, fiumi di parole. Ma in concreto, polvere. «Se la Provincia avesse creduto alla nostra visione di mobilità e di integrazione e raggiungibilità del Trentino e avesse accantonato dal 2009 ad oggi 200 milioni all’anno, oggi il Trentino avrebbe avuto in cassa 2 miliardi e 200 milioni di euro da gestire e investire in tali progetti». «Soldi in house che ci avrebbero dato credibilità e concretezza ai cittadini». Con il “tesoretto” la Provincia «avrebbe potuto costruire la Primolano - Feltre (180 milioni), la ferrovia per il lago di Garda (340 milioni di euro), la ferrovia Trento - Penia (1,5 miliardi), il ring di Trento».

Per Girardi non è più tempo di perdere... il treno. «Siamo in un momento storico, con la realizzazione del tunnel di base del Brennero - dice - sarà la grande occasione per allungare la filiera dei trasporti ferroviari fino alle vallate periferiche. L’ambito è quello di Eusalp, con gli altri stati alpini. Per questo occorre avviare la progettazione della ferrovia Trento - Penia Valle di Cembra». E si appella al presidente Rossi: «Deve onorare l’obiettivo del progetto e impegnarsi a portare in sede di Eusalp le valli dell’Avisio per la mobilità sostenibile, deve dare il via ad una nuova stagione della programmazione della mobilità, eliminando progressivamente le differenze fra aree più forti economicamente e quelle in costante sofferenza». Grande assente, l’assessore provinciale fiemmese, Mauro Gilmozzi: «Deve avere uno scatto di orgoglio per lasciare in eredità alla sua valle il progetto per la ferrovia per la val di Fiemme. Malgrado il suo comportamento discontinuo siamo convinti che abbia compreso il valore strategico della ferrovia per queste valli».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano