Gios sarà della partita: «Noi vera alternativa» 

Civici in campo. Il progetto del prof (dopo Oss Emer) con Kaswalder e Borga: «Le comunità debbono recuperare fiducia nel futuro e ritrovare i valori» 



TRENTO. Venerdì Oss Emer e Valduga, Ieri Geremia Gios (con Kaswalder e Borga). I Civici (la cui presenza qualcuno vedeva destinata anzitempo all’archivio) scendono in campo. E lo fanno con una regia temporale tutt’altro che casuale. I due gruppi si sono presentati separati, a 24 ore di distanza, ed ora riacquista molto peso specifico la possibilità che il “quarto polo”, quello civico, alla fine sia un’entità unica. Si danno una manciata di giorni, entro maggio dicono, per mettere a fuoco la propria proposta politica.

Geremia Gios da mesi dialoga con Walter Kaswalder, Autonomia popolare e con la Civica trentina di Rodolfo Borga e Claudio Civettini. Il centrodestra l’altro giorno aveva annunciato l’arrivo dell’ex pattino Kaswalder. L’abbraccio non si è mai concretizzato e il gruppo cui funge da catalizzatore il prof di Vallarsa si tiene la mani libere: «Come persone che hanno a cuore il futuro della comunità trentina ci impegniamo pubblicamente a collaborare tra noi per creare un’alternativa alla coalizione ed ai partiti ora al governo in Provincia. Alternativa che si rende necessaria perché le nostre comunità recuperino fiducia nel futuro. Ma che appare indispensabile per porre le basi di uno sviluppo che sappia recuperare valori antichi interpretandoli con strumenti moderni» osservano Gios & C.

Detto che i primi interlocutori sono i “collegi” civici di Oss Emer e Valduga, il gruppo del prof assicura di non avere pregiudiziali di fondo: «Rimaniamo aperti al contributo di quanti condividendo la necessità e l’urgenza di un cambiamento, sono disponibili a dare il loro apporto per migliorare le nostre proposte. Apertura che riguarda anche tutte le persone che, con spirito di servizio, in questi anni si sono impegnate, in schieramenti diversi, per lo sviluppo della comunità trentina. Per aumentare le possibilità di successo, non si esclude la possibilità di ricercare alleanze con espressioni locali di partiti nazionali, il dialogo con queste ultime dovrà essere condotto a partire dal riconoscimento sia della pari dignità di tutti i partecipanti sia della prevalenza degli obiettivi locali rispetto a quelli nazionali». Ecco, nell’ultima parte di questa dichiarazione di intenti il gruppo torna a mettere sul tavolo la famosa idea di un progetto civico che dialoghi, con pari dignità, con un polo. Per Kaswalder e Borga sembra possibile l’approdo nella galassia del centrodestra, con un punto di domanda grosso come una casa per quanto riguarda la stessa ipotesi per Gios.

Come dunque intendono proseguire i tre uomini politici? «Riteniamo, in tempi rapidi, di poter individuare uomini, obiettivi, strumenti, in grado di rendere concreta e valutabile da tutta la comunità la nostra proposta di governo della Provincia. Per questo viene costituito un gruppo di lavoro incaricato di definire gli aspetti principali di ciò che intendiamo fare ed un coordinamento provvisorio volto a favorire, all’interno una maggior coesione ed, all’esterno, una più facile identificazione del progetto». Sarà davvero quarto polo?(g.t.)













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