Gios e Valduga, variabili nel risiko  delle alleanze 

L’ex sindaco di Vallarsa lavora a un «polo civico» che guarda alla Lega. Il sindaco di Rovereto si lascia ancora corteggiare 



TRENTO. È un puzzle con tanti pezzi ancora da comporre quello che si prospetta in vista delle elezioni provinciali di ottobre, il cui esito - dopo il cappotto del centrodestra alle politiche - è tutto fuorché scontato. Il centrosinistra autonomista ancora non sembra essersi ripreso dallo shock della sconfitta e deve sciogliere il nodo del candidato presidente, con il Patt che preme per la conferma di Ugo Rossi e Pd e Upt che cercano un’alternativa.

Nel campo alternativo molto si sta muovendo, partendo da una certezza: la vittoria netta della Lega ottenuta il 4 marzo, che pone il Carroccio alla guida dello schieramento di centrodestra e Maurizio Fugatti in pole position per essere il candidato alla presidenza della Provincia.

Ma è soprattutto al centro, nel campo ampio del civismo, che si giocherà la partita di ottobre. A tessere la tela di un raggruppamento di liste civiche è l’ex sindaco di Vallarsa e professore di economia Geremia Gios, che si è esposto nelle scorse settimane con un manifesto offerto alle forze politiche e che in molti vorrebbero come candidato presidente. «Sono ancora in fase di riflessione e mantengo la mia opzione per un raggruppamento di liste civiche», si limita a dire il professore sciorinando la metafora della semina: «Siamo in primavera, l’epoca della semina, poi arriverà l’estate il tempo della coltivazione e il raccolto in autunno che dipenderà da come si è seminato e coltivato». Fuor di metafora, la fila di chi sta trattando con Gios è lunga, e va da Rodolfo Borga della Civica all’ex Patt Walter Kaswalder, che predica l’importanza di confrontarsi con il centrodestra a trazione leghista, consapevole che l’occasione di battere l’attuale maggioranza è - dopo tanti anni - un’opzione credibile.

Se gli si chiede se creda nell’eventualità di un Patt che si sganci dal centrosinistra per fare corsa a sè, Gios risponde: «Io mi occupo del campo delle patate, non vado a interessarmi dei meli. Poi, per carità, è sempre possibile collaborare».

Un’altra variabile dell’attuale quadro politico è il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, leader di fatto del raggruppamento dei sindaci civici che non ha mai nascosto di sentirsi più vicino al campo del centrosinistra. Tanto da proporre a Ugo Rossi - ha rivelato lo stesso governatore - una lista civica a suo sostegno insieme all’assessore tecnico (ora Patt) Carlo Daldoss. Ma l’offerta avvenne prima dello tsunami politico del 4 marzo. Ora il centrosinistra si trova ad inseguire e teme il vento di centrodestra. Valduga si è rintanato e per ora, pur fortemente corteggiato dall’Upt per entrare nel percorso costituente avviato dal partito di Dellai, ancora non si sbilancia: se dovesse scegliere una corsa con l’attuale maggioranza, sa che il fronte dei sindaci inevitabilmente si spaccherebbe. Il puzzle, come si diceva, è ancora tutto da comporre. (ch.be.)















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