Giardini e parco giochi, troppa incuria

Lavis, ViviLavis in un’interrogazione denuncia: altalene usurate, panchine rotte e situazioni di pericolo per i bimbi


di Daniele Erler


LAVIS. Ci sono una serie di casi, a Lavis e frazioni, in cui il passare del tempo e la scarsa manutenzione hanno portato a situazioni d'incuria e pericolo. Ancor più grave, poi, quando il problema riguarda le aree gioco nei parchi. Luoghi, frequentati soprattutto dai più piccoli.

La segnalazione arriva dalla lista civica ViviLavis, a firma dei due consiglieri Franco Castellan e Giancarlo Rosa, che domani, durante il consiglio comunale, sull'argomento presenteranno un'interpellanza. Già nel 2011, a dire il vero, il consiglio aveva approvato all'unanimità una mozione presentata sempre da ViviLavis. Si sottolineava lo stato precario delle attrezzature nelle aree gioco, «a causa dell'usura cui erano sottoposte, dei danni per atti vandalici e dell'insufficiente manutenzione». Il consiglio aveva convenuto non solo sulla necessità di risolvere i problemi di allora, ma d'impostare anche un monitoraggio periodico, per garantire innanzitutto la sicurezza dei piccoli.

A dire il vero, alcuni interventi erano stati fatti: come sulla parete d'arrampicata al Palavis, o sui giochi a molla dei giardini alle Pinzarelle e in Piazza Loreto. Nel giardino di Nave S. Felice, però, al posto dei vecchi giochi usurati (che sono stati tolti) è stato messo un solo dondolo a bilanciere, che – segnalano i consiglieri di ViviLavis – «non offre la varietà ludica delle strutture precedentemente installate e non può essere utilizzato da un solo bambino». In più, in altre aree gioco (come si vede nelle foto) restano ancora criticità mai risolte, o nuove situazioni di danneggiamento e scarsa manutenzione. Come, ad esempio, le panchine danneggiate a Nave S. Felice, o le catene, pericolosamente usurate, delle altalene al parco di via Rosmini a Lavis. Non solo nei parchi, comunque, ci sono problemi legati alla scarsa manutenzione. I consiglieri segnalano altri casi, in cui sarebbe in pericolo la sicurezza dei cittadini di Lavis. Come nei parcheggi pubblici a Nave S. Felice, all'inizio della salita che conduce a Pressano, dove vi sono, senza protezioni, due vasche per la raccolta delle acque meteoriche: il rischio è che qualcuno cada dentro. Al cimitero di Lavis ci sono dei tombini sporgenti, che costituiscono, specie per gli anziani, un pericolo per l'inciampo. Ancora, in via Di Vittorio, alcuni pali della luce sono danneggiati dalle manovre degli autocarri, e sono a rischio caduta.













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