Funghi «sicuri» anche in padella

Ripartito il servizio di controllo organizzato dal Comune di Rovereto



ROVERETO. Gli utenti si dividono in due categorie: quelli che conoscono abbastanza i funghi da farsi venire dei dubbi, e vanno lì per levarseli, è quelli che al contrario raccattano qualsiasi cosa che assomigli ad un fungo. E poi vanno dagli esperti come al vaso della fortuna: se sono buoni li mangiano, se sono cattivi li buttano via. Ieri mattina, primo giorno di servizio dei micologi a piazza del Podesta, si sono visti gli uni e gli altri.

La palma del fortunato va ad un turista che si è presentato con una mezza borsa di funghi bianchi, molto solidi e carnosi. Raccolti nel parcheggio di un ristorante sulla collina roveretana. «Ottimi», hanno diagnosticato gli esperti. Se ne tornerà in centro Italia dicendo che in Trentino per farsi una polenta e funghi basta guardare dove si parcheggia.

Poi c'è invece chi arriva per levarsi dei dubbi. Porta funghi che conosce relativamente bene, e crede di riconoscere al 99 per cento. Va per quell'1 per cento che gli manca. Ieri mattina sul tavolo dei micologi sono arrivate anche due «brise»: i dubbi a chi le aveva trovate erano venuti per il colore del gambo, con una tinta di base più scura di come è solito trovarle. E in effetti si trattava di due varietà meno frequenti nei nostri boschi, ma altrettanto valide in tavola.

In tutto si sono visti solo 4 raccoglitori. Ma era il primo giorno e, dicono gli esperti, anche in un momento in cui a causa del gran caldo nei boschi di funghi se ne trovano pochi e di poche varietà. L'appuntamento sarà riproposto ogni lunedì mattina fino a fine ottobre: sono i prossimi due mesi quelli nei quali ce ne sarà più bisogno.

Lo scopo e l'impostazione del servizio sono strettamente sanitari: «controllo funghi», si legge sul cartello. Chi ha dubbi è invitato a portare l'intero raccolto (anche se sembrano simili e sono stati trovati vicini tra loro, spesso i funghi possono tradire) e sottoporlo ai micologi. Volontari e Custodi Forestali sono lì per questo. Non si paga nulla e si possono mettere i funghi in padella senza rischiare. Magari approfittandone anche per imparare qualcosa.













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