Funghi, la stagione inizia col botto

Donini, presidente dell’associazione Bresadola: «Da anni non c’era una crescita così ricca, ma la colpa era del meteo»


di Gianfranco Piccoli


TRENTO. Non è certo tempo di bilanci, ma un inizio di stagione così non lo si vedeva da parecchi anni. Parliamo dei funghi, visto che già da qualche giorno è iniziata l’esibizione di certi porcini-trofeo da far invidia ai tantissimi appassionati di miceti (indigeni e non) che popolano i boschi del Trentino nei mesi più caldi. E siamo solo nella prima metà di giugno.

Un avvio davvero straordinario? La situazione la spiega Marco Donini, micologo e presidente dell’associazione Bresadola di Trento: «E’ vero, c’è una buona crescita. Ma non si può parlare di situazione eccezionale - spiega l’esperto - visto che normalmente i funghi si raccolgono già a partire dalla fine di maggio (non a caso il servizio di controllo della Polizia locale di Trento parte da metà maggio ndr). Solo che negli ultimi anni le condizioni meteorologiche non erano favorevoli e oggi, quindi, qualcuno si può “stupire”».

Ovvero? «Abbiamo avuto per un lungo periodo delle primavere ed inizio estate molto secche, quindi stagioni con scarsa presenza di funghi, con un’assenza quasi totale di quelli primaverili e un ritardo di quelli estivi. Lo scorso anno, ad esempio, la raccolta è stata molto scarsa, eccezion fatta per i finferli. Quest’anno, invece, almeno per questa prima parte di stagione, ci sono condizioni ideali per la crescita dei miceti: umidità, caldo alternato a fresco e assenza di ventilazione. Ecco, quando noi ci lamentiamo del tempo, significa che ci sono tutti i presupposti per una buona raccolta».

Qualche appassionato ha già iniziato a mostrare porcini da esposizione... «Ci sono i porcini, ma anche russule e amanite. Tuttavia - spiega ancora il presidente dell’associazione Bresadola -la raccolta in questo periodo si concentra nei boschi non oltre i 1.000 metri, visto che a quote superiori (quelle preferite sono tra i 1.000 e i 1.500 metri) ci sono ancora temperature troppo fredde nelle ore notturne, quindi condizioni non ideali per i funghi».

Ci sono zone del Trentino dove le condizioni per la crescita sono migliori che in altre? «Tutto il Trentino presenta caratteristiche favorevoli alla crescita dei funghi. E non è un caso che, nonostante gli ultimi anni non siano stati particolarmente ricchi, i corsi per micologi (organizzati dall’Accademia d’impresa e tenuti da docenti dell’associazione Bresadola) abbiano sempre avuto iscrizioni».

Un buon avvio di stagione, ma non si possono fare previsioni, ovviamente: «Il tempo è imprevedibile ed è sufficiente qualche giorno - conclude Marco Donini -perchè si inseriscano condizioni del tutto sfavorevoli ai funghi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano