Fornace, incassi dimezzati per l’affitto delle cave

In Comune quest’anno entrate per 650mila euro. Nel 2011 erano 1,2 milioni I concessionari chiedono di poter accedere ai lotti dismessi o non assegnati


di Fernando Valcanover


FORNACE. Nel momento forse più difficile della crisi del settore estrattivo del porfido, grazie a recenti interventi legislativi provinciali e all’impegno ed attenzione dell’amministrazione comunale, forse poco visibile ma continuo e determinato, s’intravedono cave e concessionari motivi di ripresa, forse ancor timidi ma concreti. L’analisi dello stato del settore nel Comune di Fornace è stata oggetto in consiglio comunale di due distinti interventi da parte del vicesindaco Ezio Cristofolini, che ha illustrato le novità introdotte dalla giunta provinciale per fronteggiare la situazione, e del sindaco che ha riassunto l’esito dell’incontro con i concessionari delle cave pubbliche comunali.

Il vicesindaco, facendo riferimento all’ormai noto articolo 33 delle legge 7/2006 che fissava volumi e termini, ha illustrato la situazione della filiera del porfido alla quale sono iscritte 226 delle 280 aziende che trattano il porfido, e le modifiche adottate recentemente che regolano la messa all’asta dei lotti, le unificazioni di lotti in una sola concessione, con modifiche anche per quanto riguarda le fidejussioni, nelle quali il Comune ha ora possibilità di intervenire in previsione delle necessità di ripristinare un lotto. «Provvedimenti – ha spiegato – che hanno lo scopo di creare le condizioni per sostenere la ripresa dell’attività». Nel concreto ha accennato alla situazione di alcuni lotti comunali non assegnati e alle concessioni restituire da alcune aziende, che potrebbero ora essere messi all’asta oppure ceduti in parte alle aziende confinanti.

Il sindaco Caresia ha quindi parlato della situazione di Fornace, nella quale anche il Comune ha riscontrato con i circa 650.000 euro di entrate il dimezzamento (erano circa 1,2 milioni lo scorso anno) degli introiti degli affitti. Sottolineata positivamente dai presenti l’intenzione di avviare un dialogo tra i concessionari dei lotti vicini, che hanno dato atto al Comune dell’impegno per favorire eventuali collaborazioni e unificazioni, superando anche i vecchi interessi personali. Dai concessionari è giunta anche la richiesta di accedere, grazie alle novità legislative, ai lotti dismessi o non ancora assegnati, una richiesta che dà ulteriori possibilità ai cavatori e benefici al Comune. Al termine è stata illustrata la proposta di estendere a tutte le aree estrattive, ai concessionari e ai titolari di aree di risulta, il contributo previsto dal documento del consiglio comunale del 30 dicembre 2010 che prevede un contributo per il Comune tra il 3 e il 10% destinato ad attività sociali e culturali per la comunità.
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