Focolaio alle Poste, chiusa al pubblico la sede centrale 

In piazza Vittoria. L’ufficio postale in quarantena precauzionale causa Covid: al lavoro rimasti solo due dei quindici dipendenti che operavano in doppio turno. Utenti inviati agli altri sportelli


Daniele Peretti


Trento. L'ufficio postale di Piazza Vittoria è stato chiuso a causa di un contagio Covid e l’attuale operatività è coordinata dall'Azienda Sanitaria con uno specifico protocollo. Lunedì e martedì gli uffici sono rimasti chiusi al pubblico per un integrale intervento di disinfezione e sanificazione degli ambienti che richiede l'assenza di persone all'interno dei locali oggetto dell'intervento, mercoledì e ieri l’attività di sportello era limitata alla sola consegna dei pacchi e delle raccomandate inesitate e con oggi sarà attivo anche il ricevimento di pacchi e raccomandate, mentre restano sospese tutte le attività di consulenza e finanziarie. L'operatività è ad orario ridotto ( 8,20- 13,35) fino a domani, mentre per gli orari della settimana prossima si attendono disposizioni da parte dell'Azienda Sanitaria. Il contagio ( non c’è un dato ufficiale relativo agli asintomatici o malati reali) ha comunque reso obbligatorio un periodo di quarantena precauzionale ed ha escluso solo due dei quindici dipendenti che operavano in doppio turno. Ed è grazie a loro che Poste Italiane sono riuscite a garantire un servizio minimo alla clientela, seppur con disagi legati ai tempi d'attesa che hanno interessato anche le altre filiali. Gli utenti possono rivolgersi alle sedi di Trento 2 in Via Gazzoletti oppure Trento 9 in Via Muredei o Trento 3 al Ponte dei Cavalleggeri che sono gli uffici più vicini, In considerazione della situazione che si è venuta a creare, è consigliabile prendere un appuntamento per evitare lunghi tempi d’attesa. Il disagio è stato avvertito e segnalato dalla clientela anche perché alla sede di Piazza Vittoria fanno riferimento tutte le attività del centro città, oltre ad offrire servizi diversi rispetto a quelli prestati dagli uffici territoriali. In questo frangente è richiesta la disponibilità degli utenti anche perché Poste Italiane non hanno nessuna possibilità di intervento sul protocollo di sicurezza sanitaria, messo in atto dall'Azienda Sanitaria che ha il pieno controllo della situazione. In situazioni come quelle degli uffici postali il rischio focolaio è concreto, al di la dell'osservanza di tutte le norme previste e l’uso dei dispositivi di sicurezza. La situazione nel suo complesso propende ad una certa fiducia per una normalizzazione in tempi brevi del periodo d’emergenza che si è venuo a creare.

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