Finanziaria, pioggia di emendamenti

Sono 2 mila, quasi 700 solo di Borga. Dalle minoranze battaglia su casa, sicurezza, ticket, tassa di soggiorno, Icef


di Chiara Bert


TRENTO. Si annuncia anche questa volta una maratona sulla Finanziaria provinciale, che approderà in aula lunedì prossimo con la relazione del presidente Ugo Rossi. Sulla manovra si abbatte una pioggia di 2 mila emendamenti delle opposizioni, decise a dare battaglia a colpi di ostruzionismo: quasi 700 sono solo a firma di Rodolfo Borga (Civica Trentina), altrettanti tra Giacomo Bezzi (Forza Italia) e Maurizio Fugatti (Lega Nord), un altro pacchetto di 200 di Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino). Il termine per depositarli si è chiuso ieri alle 12. Poco più di una decina gli emendamenti della giunta, in attesa dell’emendamento ancora in gestazione, quello sul taglio allo stipendio dei dirigenti (vedi articolo in alto, ndr), che arriverà direttamente in aula: per lo più, al momento, si tratta di modifiche tecniche sull’Imis, la nuova imposta sulla casa che sostituirà Imu e Tasi.

Borga. Il blocco più consistente è quello presentato dal capogruppo della Civica Rodolfo Borga, che punta su casa e sicurezza. Il consigliere torna a riproporre il contenuto di un suo disegno di legge già bocciato, ovvero la costituzione di un fondo da 20 milioni di euro da destinare a contributi per interventi di ristrutturazione con finalità di risparmio energetico della prima casa: «Si potrebbero movimentare fino a 80 milioni dando lavoro a tante imprese trentine». Sul fronte sicurezza, propone di estendere i contributi per i sistemi antifurto e di sovvenzionare i Comuni che installano telecamere. Borga chiede anche la soppressione della tassa di soggiorno, tagli ai fondi per gli extracomunitari, a Tsm e all’Accademia della montagna.

Bezzi e Fugatti. Asse Forza Italia-Lega su molti emendamenti. No alla tassa di soggiorno, su cui le minoranze (anche con Borga) sono pronte a dare battaglia. No ai ticket: «Non basta un ordine del giorno della giunta che promette che saranno considerati i carichi familiari - avverte Fugatti - 3,5 milioni si possono trovare altrove senza pesare sui cittadini». Contestata anche l’introduzione dell’Icef, da sempre osteggiato dal centrodestra, per le rette delle Rsa, il Progettone e gli assegni agli invalidi civili: «Solo costi in più per la povera gente», commenta Bezzi. «Avvantaggia gli stranieri», aggiunge Fugatti. La Lega insiste per un vincolo di residenzialità per i nuovi ammortizzatori (reddito di attivazione e di continuità) e perché i Comuni possano prevedere punteggi a favore di chi è residente nell’assegnare le case Itea.

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