Figurine, bimbi scatenati  per il “gioco” dello scambio 

Ritrovo all’edicola di viale Verona. L’iniziativa dei gestori Aurora Maestri e Paolo Rossato è al secondo appuntamento e fa ancora centro: c’è anche chi è venuto apposta dalle Sarche


Daniele Peretti


Trento. Fino a qualche anno fa lo scambio delle figurine era uno dei momenti più divertenti della giornata scolastica. Capannelli di bambini a caccia di quelle più rare, che potevano avere un controvalore di due o tre figurine: passione e divertimento. Poi una disposizione interna ha cambiato tutto. Scambi vietati, o meglio vietato portare le figurine a scuola per evitarne i furti e l’abitudine è scomparsa. A riproporre il naturale autogestirsi dello scambio, fatto come solo i bambini sono capaci di fare, è l’idea di Aurora Maestri e Paolo Rossato, soci nella gestione dell’edicola-tabacchi di viale Verona, che ieri hanno organizzato il secondo appuntamento dell’anno.

Un’iniziativa che ha trovato spazio anche nel mensile del Corriere della Sera dedicato alle edicole, dove quella trentina è stata citata tra le sei italiane più innovative. Ieri mattina spazio allo scambio delle carte Adrenalyn, ma a maggio è stata la volta di quelle dei cacciatori, dei cucciolotti, santoro e artonauti.

Il prossimo appuntamento sarà a dicembre quando dovrebbe essere uscita la raccolta delle figurine dei calciatori della Panini, la cui data di commercializzazione è ancora top secret.

«L’idea è nata parlando con genitori e bambini: abbiamo capito che quello dello scambio era un problema se si voleva escludere il canale web. A maggio abbiamo organizzato la prima giornata ed è stato un successo. La seconda uscita che abbiamo limitato alle sole carte Adrenalyn, ci è stata chiesta dai clienti, Deciso la giornata, abbiamo preparato un piccolo buffet per bambini e genitori e siamo qui». Un altro successo. Consideriamo solo che c’erano bambini arrivati dalle Sarche e da altre zone della città.

Si parla di edicole in crisi, questo è un modo per contrastarla? «Si dice che è un mestiere destinato a scomparire – precisa Aurora Maestri – ed allora bisogna rinnovarsi. Siamo aperti sette giorni su sette; abbiamo avviato una collaborazione con la Bonelli e con i fumetti puntiamo al mondo del collezionismo e l’idea dello scambio delle figurine potrebbe essere riproposto anche per altri articoli. Siamo un punto di ritiro Amazon, il guadagno è minimo, ma è un servizio: l’importante è che la gente entri in negozio e poi qualcosa acquista». Intanto i bambini all’esterno dell’edicola in silenzio e ordine, proseguono i loro scambi. Per loro non c’è buffet che tenga, quello piuttosto è gradito ai genitori che devono aspettare la fine degli scambi.













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