Ferrate, la Sat «sciopera» contro i tagli

Il presidente Bassetti sorpreso dalla decisione della Provincia: «Non interverremo fino a quando non arriveranno i fondi»


di Daniele Peretti


TRENTO. La Sat è colta di sorpresa dal mancato finanziamento provinciale della voce relativa alla manutenzione straordinaria dei sentieri attrezzati, tanto che i vertici dell'associazione hanno appreso la notizia dall'articolo del «Trentino» di ieri. Dice il presidente Claudio Bassetti: «Rimango sorpreso da una risposta negativa relativa ad un piano decennale concordato con la Provincia per la manutenzione dei circa 27 chilometri di ferrate, ma anche dei rifugi. Siamo al sesto anno del programma per cui penso o meglio spero, che con l'assestamento di bilancio si possa rifinanziare il progetto. Di certo fino a quando non arriveranno i fondi, non interverremo su ferrate e rifugi, mentre per i sentieri non c'è problema in quanto la manutenzione è già stata finanziata».

I vertici della Sat hanno già avuto due incontri con l'assessore Michele Dallapiccola e uno con il presidente Ugo Rossi, nei quali però non si sarebbe fatto accenno a nessun problema economico. In serata la Sat ha diramato un comunicato: «In relazione all’articolo apparso sul quotidiano «Trentino», in cui si parla di mancati finanziamenti a Sat in particolare per la manutenzione straordinaria delle vie ferrate, la Sat comunica di aspettare la manovra di assestamento di bilancio prima di formulare una valutazione sull’intervento della giunta provinciale in merito al patrimonio alpinistico. Sat ricorda di aver presentato sei anni fa un piano decennale di rifacimento totale dei 27 chilometri di vie ferrate che ha attualmente in gestione, fra le quali la straordinaria vie delle Bocchette, in Brenta. Piano che è stato approvato dalla giunta e che ha trovato costante finanziamento proprio in ragione della valenza anche turistica di tali strutture e per la sicurezza degli appassionati. Consapevoli delle minori risorse pubbliche disponibili, per il 2014 la Sat aveva ridotto la richiesta di contributo dai circa 150 mila euro che annualmente erano stati finora richiesti e ottenuti a "soli 71mila». L’importanza dei sentieri e delle vie ferrate è stata riconosciuta negli incontri che la Sat ha avuto con Rossi e Dallapiccola; motivo per il quale il sodalizio alpinistico attende con fiducia che nella manovra di assestamento, le risorse per le vie alpinistiche (per la manutenzione ordinaria sono già state messe a disposizione) e per i rifugi (dopo un inverno molto difficile) siano recuperate. «Nell'intervento della Sat non c'è volontà polemica, ma la speranza che il problema possa trovare una soluzione a breve per permettere gli interventi prima dell'inizio della stagione turistica».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano