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Ferrari: «Bonifica totale nelle aree inquinate»

La proposta della deputata diventa una raccomandazione: "Usate i 2 milioni per la caratterizzazione dei terreni"



TRENTO. Un piano di caratterizzazione dei terreni contaminati di Trento Nord, dove si trova il piombo tetraetile. È quanto ha chiesto la deputata Sara Ferrari, che alla Camera ha presentato un ordine del giorno in materia di bypass e sicurezza ambientale. Il documento - in cui ha citato anche le parole pubblicate su “Il nuovo Trentino” dal giornalista e scrittore Luigi Sardi - è stato trasformato in raccomandazione. Ha una valenza “ morale” ma resta sostanziale il voto a favore di quest’ala del Parlamento: un segnale che coglie chi la politica la segue.

L’altro punto interessante della Pd Ferrari riguarda anche la richiesta di una una bonifica totale. Insomma non ci si vuole fermare alla messa in sicurezza. La deputata, riferendosi alla presenza delle sostanze tossiche nell’area su cui sarà realizzato parte del tracciato ferroviario, parla di «bomba ad orologeria» inserita all’interno della città di Trento «rimasta intoccata per 50 anni».

Si chiedono infine garanzie circa il progetto esecutivo che è stato appaltato a febbraio: garanzie chieste al consorzio di imprese guidato da Webuild di Pietro Salini in merito alle esigenze di cittadini e agricoltori nella fase di cantierizzazione.

Alla Camera si è quindi fatto presente al Governo che ci sono 2 milioni di euro messi nella legge di bilancio 2023-2025 (emendamento firmato dalla stessa Ferrari, con Vanessa Cattoi della Lega): soldi finora inutilizzati, che potrebbero essere “vocati a sé” dalla giunta provinciale guidata da Maurizio Fugatti, un esecutivo che si è speso a favore del progetto di Rete ferroviaria italiana, così come lo ha fatto l’amministrazione del sindaco Franco Ianeselli. Condivisione di intenti, da parte del centro destra che governa la Provincia autonoma e da parte del centro sinistra al timone del Comune di Trento. In mezzo ci sono i comitati (Rete dei Cittadini, Comitato cittadini di via Brennero, Comitato mobilità sostenibile) che contestano il passaggio della ferrovia in Sinistra Adige, cui si somma la posizione del “no senza se e senza ma” del Movimento No Tav Trento.A.TOM.

 













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