Ex Sit, parcheggio invaso da rifiuti e pure un Toi Toi 

L’uscita a nord verso il cavalcavia della ferrovia è in stato di degrado totale Resti di bevute, cucchiaini usati dai tossici e immondizie varie


di Daniele Peretti


TRENTO. Un’area di degrado assoluto a due passi dal Ponte di San Lorenzo e dalla partenza della funivia di Sardagna, attigua all’accesso a nord del parcheggio ex Sit: un sentiero che conduce all’area riservata degli stalli ( tra gli altri vi possono accedere i consiglieri comunali, il sindaco ed altri funzionari) che è diventata una sorta di terra di nessuno.

Subito dopo il cavalcavia della ferrovia, scendendo verso il ponte sulla propria sinistra tra gli arbusti incolti, si può scorgere un Toi Toi dimenticato da chissà quale manifestazione, accessibile e da tempo abbandonato come si può facilmente desumere dallo stato del water.

Induce in tentazione e ieri mattina durante il nostro servizio due turiste lo avrebbero anche usato, ma per ripensarci poco dopo aver aperto la porta. Tutto attorno bottiglie e lattine di birra, un tappeto arrotolato, i soliti sacchi di immondizia abbandonata, ma anche mozziconi di candela, cucchiaini e immondizia di vario genere. Ci troviamo nell’area che anni fa ospitava un distributore di benzina che è stato chiuso da anni, in attesa che prenda il via il progetto ormai datato di riassetto della viabilità dell’intera area. Alle spalle del fabbricato, una striscia di terreno chiusa da entrambi i lati, ma che è diventata un deposito di bottiglie sempre di birra. La zona a causa del suo essere defilata rispetto alla strada, relativamente frequentata perché l’accesso al parcheggio non è in alcun modo segnalato né in discesa, ma nemmeno in salita, è diventata luogo di frequentazione diurna per i tossicodipendenti e spacciatori. Gli alberi dalle rigogliose fronde riparano sia dal sole che dall’acqua, trasformando questa decina di metri di terreno in un posto “ideale”.

Per la bonifica dell’area questa volta non ci dovrebbe essere la solita diatriba della responsabilità tra privati e pubblico, perché si tratta di uno spazio comunale che potrebbe essere recuperato velocemente anche considerando la sua centralità. Meraviglia piuttosto come nessuno lo possa aver notato durante le normali azioni di controllo diurno del territorio, dal momento che i “traffici” sono visibili anche dalla vicina e molto frequentata fermata dell’autobus.

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