Elezioni, l’Ana condanna l’“alpino” Seppi

La campagna per la lista Unitalia con la penna nera fa indignare i presidenti Pinamonti e Scafariello


di Roberto Gerola


TRENTO. Sconcerto e stupore sono stati espressi dai responsabili dell’Ana altoatesina e trentina per l’uso improprio del “Cappello Alpino” da parte di Donato Seppi consigliere provinciale di Bolzano candidato alle prossime elezioni in Alto Adige e (Trentino). Episodio, condanna e commento sono stati espressi congiuntamente dalle rispettive presidenze: Maurizio Pinamonti per Trento e Ferdinando Scafariello per Bolzano. “Abbiamo appreso, si scrive, dei manifesti affissi a Bolzano e in provincia, di manifesti di propaganda elettorale con in primo piano un consigliere della Provincia Autonoma di Bolzano, iscritto all’Ana. Ha il Cappello Alpino in testa e il motto: “ho sempre lottato in consiglio provinciale per la nostra comunità per i nostri toponimi per i nostri monumenti” con il simbolo del partito politico di appartenenza. Rispettiamo ogni persona che si mette a disposizione della collettività, e stimiamo chi, come il consigliere provinciale in questione, fanno parte degli organi di rappresentanza politica ad ogni livello. Ma siamo sconcertati per l’evidente improprio utilizzo del Cappello Alpino per finalità meramente personali. Esso è l’inconfondibile segno dell’appartenenza alla famiglia Alpina e, come tale, non può avere “colore politico” o essere utilizzato per prese di posizione o messaggi che agli Alpini in quanto tali non appartengono. Regole chiare ed irrinunciabili (oltre che vincolanti) della nostra Associazione sono l’estraneità e l’indifferenza rispetto alle singole formazioni politiche, proprio perché gli Alpini parlano un linguaggio comune mirante al bene della collettività e distaccato da singoli e pur lecitissimi convincimenti ideologici di ciascun iscritto. Il Cappello alpino non è utilizzabile a piacere, né tanto meno confondibile o accostabile con qualsivoglia formazione partitica. Per noi è sacro, appartiene a tutti e all’Italia intera, e va rispettato.













Scuola & Ricerca

In primo piano