Ecco la “pista longa” da S. Ilario a Marco

Quattro le ciclabili che consentiranno i collegamenti nelle direttrici nord-sud ed est-ovest per catturare anche i turisti


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Non per nulla si chiama “pista longa”. E’ contrassegnata con il colore dell’azzurro e il numero 1 e consentirà di viaggiare in sicurezza sulla ciclabile da S. Ilario a Marco. E dopo la “pista longa” arriverà quella del “parco del Leno”, quella “del lavoro” e quella “della roggia”: queste sono le quattro dorsali della mobilità alternativa che si collega poi con la pista ciclabile provinciale. Ieri sono partiti i lavori di approntamento del cantiere per la nuova ciclabile da via Fontana fino a via Prima Armata. Lavori che al momento riguarderanno la realizzazione di un “rialzo dolce”, così viene definito, per mettere in sicurezza l’incrocio tra tra via Dante e via Follone in prossimità della scuola elementare.

«Questo intervento che sta per partire - spiega l’assessore Giulia Robol - fa parte della “pista longa” che da S. Ilario attraverso il Brione, viale Trento, corso Bettini arriva in corso Rosmini dove pur non essendo possibile realizzare la pista, il percorso per le bici verrà adeguatamente segnalato. Poi si passa in via Fontana, via Dante, via Prima Armata fino al parco di Santa Maria. Quindi con una seconda tranche si passerà in via Benacense fino al Rovercenter per poi continuare verso Marco. Questo tracciato fa parte dei percorsi veri e propri preferenziali per attraversare la città e incentivare la mobilità leggera». Della serie: meno auto e più bici.

E a pedalare in città, così almeno si spera, non saranno solo i residenti ma anche i turisti che, attraverso una specifica cartellonistica turistica, saranno invogliati ad entrare in città e a visitarla. Infatti per chi percorre la ciclabile lungo l’Adige o sale dal Garda si troverà le indicazioni, così come poi verranno realizzate in centro attraverso totem e tabelle, per i tempi di percorrenza, i musei, i luoghi di maggior interesse. «Dunque non si tratterà - specifica l’assessore - di indicare soltanto percorsi ciclabili, ma di motivare e stimolare l’uso della bici in città e per i collegamenti turistici».

Per quanto riguarda via Dante, Robol tiene a sottolineare che «non si vuole distruggere uno degli spazi più belli della città, ma anzi con la ciclabile verrà valorizzato. E tanto più lo sarà quando cambierà l’illuminazione pubblicazione e in un’ottica di lungo periodo con un’adeguata alberatura. C’è un investimento sulla via, c’è la volontà di lavorare con le attività economiche che rendono viva la città. In merito poi ai parcheggi, aumenteranno gli spazi al Follone e su via Dante la sosta sarà per 15 o 30 minuti. Inoltre stiamo lavorando per un collegamento diretto dal Follone a via Dante zona De Min o Santa Caterina».

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