E’ vietato ai pedoni il litorale che va da Zeloni a Ciolda

Mentre si investono 3 milioni di euro per le spiaggie del lago il tratto di costa demaniale è stato chiuso dai privati


di Roberto Gerola


PERGINE. Situazione quantomeno paradossale lungo la sponda perginese del lago di Caldonazzo. Dopo anni di impegno e di lavoro da parte di amministratori pubblici e di tecnici, è andato in porto in questi giorni (ne abbiamo scritto sabato scorso) il progetto previsti nell’ambito dell’”Accordo di programma”. Si tratta del finanziamento stanziato dalla Provincia per un’operazione di riqualificazione delle sponde del lago ai fini turistici oltre che ambientali che comporterà la spesa (per Pergine) di 3.154.839 euro (coperto al 95%). Ebbene, e per contro, si è allungato il tratto di spiaggia interdetta al passaggio pedonale.

Se nel corso dell’estate, le barriere per delimitare la proprietà bloccava l’accesso per tutta la riva della Punta Indiani, adesso, con la chiusura della stagione estiva, anche la parte più a sud in corrispondenza della “Velica” è chiusa al transito relativamente e sempre alla fascia demaniale. E in queste giornate di piacevole autunno, non sono pochi quanti avrebbero il piacere di poter passeggiare lungo la sponda in un tratto particolarmente suggestivo e affascinante per la tranquillità e i colori della natura.

La segnalazione ci è giunta proprio da una persona rimasta esterrefatta per la situazione riscontrata, situazione che per altro era stata fatta presente qualche tempo fa parlando di una spiaggetta (in località “Zeloni”, al Valcanover) che il privato ha inteso lasciare a libero uso a quanti vogliono godersi un tratto di spiaggia con area di sosta pic-nic immersa nel verde. Da quel punto fino alla spiaggia Ciolda e si tratta di un pezzo di sponda molto lungo se si pensa a tutta Punta Indiani e alla “Velica”. Come dire, che dai “Zeloni” di Valcanover (all’altezza del bivio per Masi Alti) si passa per la sede della Cassa rurale, per la Cooperativa, per l’Albergo Valcanover e l’albergo Mezzolago. Poi, si può tornare sulla sponda del lago. «Non è che così facendo si incentiva il turismo», ci dice, e come si fa a dargli torto, se la cosa va avanti regolarmente da anni, anche sulla sponda perginese opposta (vedi “Nogarola”)?

E non è che con l’intervento si facciano poche cose. Accanto al parcheggio “dei Pescatori” (Valcanover I), è previsto anche un secondo parcheggio tra la Cooperativa e l’albergo Valcanover: circa 3.000 metri quadri con 120 posti auto e che permetterà di liberare il tratto di strada (parzialmente occupato dalle auto) a monte della spiaggia Ciolda e a fianco dell’albergo Mezzolago; ma anche un terzo parcheggio a valle di Ischia vicino alla Ca’ Rossa. Ma anche pontili, pista tra “Valcanover I” e il lido di San Cristoforo e tra le darsene e la Nogarola fino alla Ca’ Rossa, e infine, arredi, aree verdi. Tutto a supporto di un litorale chiuso al passaggio dei pedoni.

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