la corsa più pazza

E' ufficiale: la StrongmanRun resterà a Rovereto

Il Comune dà la conferma: consolideremo la manifestazione trasferendo parte dei costi sugli sponsor privati


di Paolo Trentini


ROVERETO. StrongmanRun sì, ma a costo zero per le casse comunali. La nuova idea dell'amministrazione, dichiarata ieri mattina dall'assessore allo sport Mario Bortot, è quella di avere una manifestazione in città senza che il Municipio debba sborsare un solo eurocent. Possibile forse, difficile, sicuramente.

Quel che è certo è l'implicito disimpegno verso la corsa pazza di Valduga e colleghi che, nell'ottica di voler ridurre le spese a ogni costo, sperano addirittura di averla gratis senza investire nulla se non mettere a disposizione una parte di città nei giorni dell'evento. A quali conseguenze per i concorrenti ancora non si sa.

Nella conferenza stampa indetta ieri mattina per confermare la StrongmanRun del prossimo 19 settembre (non sarebbe stato facile né poco costoso rimborsare i 3000 iscritti soprattutto quando la macchina promozionale è già attiva da mesi), Bortot ha affermato di voler proseguire il rapporto con gli organizzatori di Rcs anche negli anni prossimi riducendo progressivamente le spese.

Come? Con una formula che all'aumentare degli iscritti preveda una diminuzione dei costi per l'amministrazione, con una promozione diversa, offrendo alle famiglie un pacchetto fatto di tre giorni di eventi: con la festa il venerdì, la gara per gli adulti il sabato e quella per i più piccoli la domenica. In pratica la stessa formula dello scorso anno.

"Posso garantire che avremo modo di dimostrare alla città - ha spiegato Bortot - una volta che avremo in mano il consuntivo finale dell'evento, che si sarà speso sicuramente meno rispetto alle precedenti edizioni. Già ora possiamo assicurare che in base all'intesa intercorse con Rcs Sport, tanto più alto sarà il numero dei partecipanti e tanto meno costerà alla casse del Comune, cioè al cittadino.

La StrongmanRun è uno degli eventi portanti della città e non abbiamo mai smesso di dialogare con Rcs Posso anticipare che è confermata intanto la partecipazione di Dolomiti Energia come partner regionale, e per il 2016 vogliamo coinvolgere anche la Vallagarina, penso in particolar modo alla Comunità di Valle. La corsa goliardica è quindi confermata per quest'anno e abbiamo già intavolato dei ragionamenti per stringere accordi in modo da raggiungere due obiettivi: conservare l'evento e consolidarlo. L'orientamento di questa amministrazione per le prossime edizioni sarà di trasferire interamente il costo dell'evento su sponsor privati in modo che la StrongmanRun si possa autofinanziare".

Da parte sua Andrea Trabuio di Rcs ha confermato il percorso di due giri e la presenza dello scivolo, allargato per permettere un maggiore afflusso, e chiarito che non ci sono motivi per cambiare sede, vista la qualità dell'organizzazione nelle tre precedenti edizioni, visto il numero sempre crescente di partecipanti (si è partiti con 2500 nel 2012 e lo scorso anno si è giunti a 5400) e vista la passione con cui i 584 volontari svolgono la loro attività sul percorso che non si trova in altre realtà se non in Trentino.

Trabuio ha anche rassicurato tutti che, pur avendo avuto offerte da altre sedi ed essendo in contatto con altre amministrazioni, si è deciso comunque di rimanere in città. Al di là delle belle parole - si è ipotizzato per il futuro di arrivare anche a 9mila partecipanti nelle prossime edizioni - è chiaro che in presenza di un'offerta di quelle irrinunciabili da parte di un'altro centro anche in termini logistici, tutte queste certezze vacillerebbero. Inoltre, qualora dovesse anche realizzarsi lo scenario previsto da Bortot, rimane un rischio altissimo e concreto.

Se dovesse entrare uno sponsor o una cordata di sponsor magari proveniente dall'alto Garda, questa forte del peso economico maggiore rispetto agli altri, potrà legittimamente pretendere e ottenere di decidere dove svolgere la corsa pazza. Con tanti saluti a Rovereto, che otterrà in un colpo solo l'obiettivo del costo zero e anche quello decisamente meno entusiasmante del ritorno economico zero per tutta la città.













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