Due ragazzi derubati dalla “banda dei sette”

Il primo episodio in via San Pietro, il secondo il via Garibaldi. Il tono minacciosoha spinto le “vittime” a consegnare denaro e telefoni



TRENTO. Li si potrebbe soprannominare «la banda dei sette» e sono almeno due le denunce fatte fino a questo momento contro di loro. Agiscono di notte, vestiti di scuro e con il colto un po’ coperto. Non usano la violenza ma sono sufficienti le minacce per farsi consegnare telefonini e denaro.

I due episodi sono avvenuti, uno dopo nella notte fra lunedì e martedì. Il primo allarme è arrivato da via San Pietro verso l’una. Un ragazzo, uno studente universitario ha raccontato di esser stato avvicinato da un gruppo di ragazzi, sette in tutto, con il volto parzialmente coperto e tutti vestiti di scuro. Secondo lui erano nordafricani. Si sono avvicinati e con fare minaccioso gli hanno ordinato di consegnare di dare loro il portafoglio e il cellulare. Il ragazzo, comprensibilmente impaurito, ha ubbidito dando quello che aveva nelle tasche. E i sette se ne sono andati. Non lo hanno neppure sfiorato, non hanno usato della violenza ma il loro atteggiamento (e il loro numero) lo hanno fatto sentire in difficoltà e per questo non ci ha pensato un attimo e ha dato loro quello che volevano. La scena si è ripetuta pochi minuti dopo sempre in centro città.

Questa volta il ragazzo si trovava in via Garibaldi. Anche lui è stato avvicinato da queste sette persone (la sensazione è che siano ragazzi abbastanza giovani) ed ha consegnato loro il portafoglio e il telefonino. Insomma una scena identica ed difficile non pensare che i sette siano sempre gli stessi. Le descrizioni - per quanto sommarie visto che erano travisati e che era note - coincido in vari punti. E soprattutto torna il numero: sette. Sui due episodi indagano i carabinieri.

Lunedì sera c’è stato un altro episodio che ha portato al furto di denaro e quant’altro. È avvenuto in via Bolzano dove una prostituta colombiana era in attesa dei clienti. È stata invece avvicinata da due uomini - anche in questo pare che siano nordafricani ma la descrizione fornita dalla donna non è esaustiva - che senza perdere tanto tempo in preamboli, le hanno strappato dal braccio la borsetta. All’interno c’erano i documenti, il passaporto e anche del denaro. Dopo lo scippo i due si sono divisi scappando in direzioni diverse e sparendo nel buio. La donna ha immediatamente dato l’allarme alle forze dell’ordine ma fino a questo momento i due ladri non sono stati ancora individuati. Questo anche perché la donna li ha potuti vedere solo per una manciata di secondi e quindi non è stata in grado di catturare aspetti particolari che posano aiutare nell’identificazione. Lo scippo è avvenuto pochi minuti dopo le 22 nel tratto di strada davanti alla residenza Eolo.(m.d.)

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