l'incendio

Doppio rogo nel bosco a Frassilongo: sospetti di dolo

Il primo allarme a mezzanotte sopra l’abitato di Roveda, due ore dopo il secondo intervento. Ferito un pompiere


di Roberto Gerola


TRENTO. Oltre tre ettari di bosco bruciato, oltre 60 uomini impiegati e numerosi automezzi. Ma anche un pompiere volontario ferito seppur in maniera non preoccupante. Questo il bilancio dell’incendio boschivo, probabilmente doloso, scoppiato poco dopo la mezzanotte nei pressi di Roveda (territorio di Frassilongo) sulla sponda sinistra del torrente Fersina.

Sono accorsi subito gli uomini di Frassilongo con il vice ispettore distrettuale Mauro Oberosler e il comandante Vincenzo Laner, Si sono via via aggiunti i volontari di Fierozzo, Palù del Fersina, Sant’Orsola, Pergine (insieme all’ispettore Paolo Faletti) e di Vignola Falesina. Tutti sono accorsi con le autobotti e carrelli specifici per gli incendi boschivi.

A dar man forte anche una squadra dei vigili del fuoco permanenti di Trento, pure loro con l’autobotte. La zona interessata all’incendio, anzi agli incendi, visto che sono stati due, è poco distante da Roveda. Il secondo incendio è infatti scoppiato a meno di due ore dal primo e in zona diversa anche se sullo stesso versante e sempre nei pressi di Roveda.

I vigili del fuoco della valle avevano celebrato da poco (era passate circa tre ore) la patrona Santa Barbara con una Messa comunitaria a Sant’Orsola, quando hanno ricevuto l’allarme per le fiamme sviluppatesi vicino appunto all’abitato di Roveda nella zona denominata «Palestra» e che si trova lungo la strada che si diparte dalla provinciale per Kamaus tra l’abitato di Roveda e il bivio per Fierozzo. Una strada che poi raggiunge l’abitato di Frassilongo passando a mezza costa del versante tra la valle del Fersina e la laterale valle del rio Rigolor.

I pompieri si sono trovati a dover intervenire in una situazione particolarmente difficoltosa perché in zona impervia e ripida e con poca acqua. Le fiamme si sono alzate con particolare violenza per l’aridità del bosco, dovuto a una carenza d’acqua che dura ormai da mesi. Per raggiungere l’incendio sono dovuti ricorrere a decine e decina di metri di manichette.

Erano all’opera da un paio d’ore quando un secondo incendio è scoppiato più a valle, a monte della strada provinciale per la Kamaus in località Schrouver (a circa un chilometro dalla caserma dei pompieri di Frassilongo e a valle della strada del Maso Kopper). Anche in questo caso, bosco ceduo particolarmente ripido e impervio. L’incendio è stato affrontato dalla strada del Maso Kopper che parte da appena sopra la chiesa e gira verso sinistra; fortunatamente, una strada agibile anche alle autobotti.

L’incidente al vigile del fuoco volontario di Fierozzo è avvenuto durante l’intervento a questo secondo incendio. Il pompieri, infatti, è stato investito da una sasso che gli ha procurato un taglio «ricucito» con alcuni punti di sutura.

Ci sono volute quasi sette ore di lavoro per spegnere le fiamme e bonificare l’intera zona.

Ieri mattina, verso le 9 è stato compiuto un sopralluogo per verificare la situazione ma non sono stati trovati elementi di pericolo.













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