Dopo l’intervento gli lasciano una vite nella schiena

La sfortunata storia di un impiegato trentino e le sue lunghe vicissitudini sanitarie



TRENTO. Con quell’intervento pensava di risolvere quei dolori alla schiena provocati da un’ernia. Invece il dolore è aumentato esponenzialmente perché, questa è la ricostruzione, i medici si erano dimenticati una vite nella sua schiena. E quindi è stato necessario un nuovo intervento per rimuovere il pezzo. E ora è arrivata la richiesta danni alla clinica veneta che aveva effettuato il primo intervento.

Lo sfortunato protagonista di questa storia è un impiegato trentino che nel 2008 ha iniziato a soffrire di mal di schiena. Ha fatto esami e accertamenti che hanno avuto un unico responso: a causare quel dolore era un’ernia discale che doveva essere eliminata chirurgicamente. L’intervento viene fissato in una struttura veneta per il 2011 e sembra che tutto sia andato per il meglio. Solo che dopo poco il dolore alla schiena torna a farsi sentire e se possibile in maniera più forte, tanto che per l’uomo diventa anche impossibile sedersi in macchina per andare al lavoro. Partono i nuovi accertamenti e alla fine è una radiografia, nel marzo dello scorso anno, a chiarire il perché del dolore: nella schiena del’uomo, infatti, è rimasta una vite, vite che doveva essere eliminata in sede di intervento. Parte quindi una causa nei confronti della clinica veneta e pochi giorni fa è stata avanzata una richiesta di risarcimento danni. Danni che non comprendono solo il dolore maggiore che l’uomo ha dovuto provare a causa della vite lasciata nel suo corpo, ma anche il fatto che ha dovuto sottoporsi ad un ulteriore intervento chirurgico, necessario per togliere quello che non doveva esserci. Per il protagonista di questa vicenda, il dolore, ora, è finalmente passato.













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