DOPING NELLE PALESTREI Nas di Trento bloccano un traffico di anabolizzanti: arresti in tutta Italia

Operazione sul territorio nazionale, eseguite 16 misure cautelari e sequestrate 20.000 confezioni di prodotti medicinali vietati, per un valore di oltre 100 mila euro



TRENTO. Sgominato un traffico internazionale di anabolizzanti destinati ai frequentatori di palestre, con nove persone arrestate in Alto Adige.

Nell'operazione, denominata "transformers" i Carabinieri del NAS di Trento, supportati da militari e mezzi dell'Arma territoriale, hanno eseguito, in tutto il territorio nazionale, 16 misure cautelari e sequestrato 20.000 confezioni di prodotti medicinali vietati, per un valore di oltre 100 mila euro.

Venivano ordinate all'estero, ottenute per posta o via internet e poi consegnate a giovani body builder e frequentatori di palestre le 20.000 confezioni di medicinali vietati sequestrate dai carabinieri dei Nas di Trento, nell'ambito dell'operazione che ha portato all'arresto di 16 persone, nove dei quali in provincia di Bolzano.

Altri quattro arresti sono stati eseguiti a Verona, tre a Sondrio, Roma e Agrigento.

Due sono gli indagati, altri 26 body builder sono stati raggiunti da informazioni di garanzia. A capo dell'organizzazione, secondo gli inquirenti, c'era un body builder altoatesino che riusciva, al di fuori dei canali ufficiali, a procurarsi le medicine proibite ordinandole in Sudamerica, nei paesi balcanici e in Asia e facendosele spedire per posta.

Gli anabolizzanti venivano quindi consegnati a due referenti (uno a Bolzano, l'altro in provincia di Verona) e a personal trainer i quali a loro volta li distribuivano ad altri body builder.

Talvolta erano gli stessi personal trainer a prescrivere gli anabolizzanti proibiti ai giovani sportivi, sempre con l'obiettivo di trasformare il fisico in vista della partecipazione a competizioni di body building.

Quasi tutti gli arrestati, hanno accertato i carabinieri, hanno trascorso un mese in Thailandia per allenarsi e assumere farmaci proibiti da inviare poi in Italia.

Erano confezionate in un laboratorio clandestino a sud di Bolzano le medicine proibite destinate ai body builder sequestrate dai carabinieri del Nas di Trento nell'ambito dell'operazione sul traffico internazionale di anabolizzanti.

Secondo quanto reso noto dagli inquirenti, i medicinali proibiti, fiale e compresse, venivano spediti sfusi dall'estero, quindi venivano inseriti in confezioni inviate separatamente sempre per posta. Fra gli arrestati in Alto Adige, oltre al titolare del laboratorio, ci sono alcuni body builder e il gestore di una palestra.

Fra gli indagati c'è anche il commesso di una farmacia di Verona. In alcuni casi, come a Trento, le consegne dei medicinali avveniva al casello autostradale. Le indagini avviate nel giugno 2009 grazie ad un'intercettazione telefonica, ha chiarito il comandante del Nas di Trento, capitano Costantino Meloni, non sono nate nelle palestre ma monitorando l'ambiente dei body builder.

Varie le accuse rivolte ai 16 arrestati, otto dei quali sono ai domiciliari e di cui gli inquirenti non hanno fornito le generalità: traffico di sostanze anabolizzanti, importazione illegali di farmaci, somministrazione pericolosa di farmaci, esercizio abusivo della professione medica, spaccio di sostanze stupefacenti.













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