Dentisti gratis, la legge trentina sotto tiro

Corradini accusa che il budget non basta e l'Ordine insiste con la modifica


Sandra Mattei


TRENTO. Una serie di incontri tra l'assessorato alla sanità e i rappresentanti del sindacato degli odontoiatri convenzionati non ha portato all'accordo sperato. La legge 16 del 2007 che prevede di usufruire delle cure odontoiatre gratuite per alcune categorie come giovani e famiglie con reddito limitato è sempre sotto tiro incrociato. I convenzionati lamentano il budget troppo limitato.
Da parte sua, l'assessore alla sanità Ugo Rossi insiste perché i dentisti facciano bene i conti. «I convenzionati - afferma Rossi - non possono accogliere pazienti con prestazioni che sforino il budget fissato, altrimenti dovranno farle privatamente».
Ora che un incontro tra dentisti e assessorato è fissato lunedì, per stabilire nuovi requisiti per le prestazioni del prossimo anno, i professionisti annunciano battaglia. A rappresentarli è il dottor Massimo Corradini, che ha fortemente voluto questa legge, ma ora si dichiara deluso per come è stata gestita. «Abbiamo tentato in tanti incontri di trovare un accordo - spiega Corradini - sulle criticità che la legge presenta. I 5 milioni a noi destinati, perché il resto dei 18 milioni stanziati va a finire all'odontoiatria pubblica, sono insufficienti. L'assessore sembra non credere a questa legge, mentre io sì. La ritengo un progetto di valenza sociale, che va incontro a persone che non possono permettersi il dentista, mantenendo parametri di qualità. Ma se l'assessore ci prospetta un budget uguale a quello dell'anno precedente, vuol dire che non si vuol farla funzionare». Corradini continua il suo sfogo, precisando che i pazienti curati dai 15 odontoiatri convenzionati sono stati 9.000: «Si tratta di persone in condizioni disastrate, alle quali è giusto garantire una cura adeguata, da parte di una Provincia ricca come la nostra. Se poi si preferisce destinare i soldi a capitelli da restaurare e divise degli schützen, vuol dire che abbiamo perso di vista le priorità». Corradini annuncia che non si presenterà all'incontro, deluso dalla gestione dell'assessorato.
Ma la legge, com'è noto, non incontra nemmeno i favori dell'Ordine, rappresentati dal dottor Fausto Fiorile. Quest'ultimo ha proposto una modifica, che prevede anche il rimborso indiretto delle cure, in modo che il paziente possa rivolgersi al proprio dentista e poi esser rimborsato. Fiorile guarda alla Provincia di Bolzano, dove il rimborso indiretto è stato introdotto da tempo. «Lì il 70% del budget è destinato a protesi e impianti, mentre con la convenzione i colleghi non riescono a soddisfare tali prestazioni, a meno di abbassare la qualità». Intanto altri odontoiatri hanno presentato domanda di convenzione, attualmente al vaglio dell'assessorato.













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