Dalle mappe sensoriali all’ultimo scanner in 3D

Ad Artingegna 2013 folla e tanto interesse in via Roma e largo Vittime delle Foibe per ammirare manualità e professionalità degli studenti degli istituti scolastici



ROVERETO. Dalla mappa sensoriale del borgo di Santa Maria allo scanner in tre dimensioni, passando per una stazione altamente robotizzata fino ai controlli della pressione sanguigna. Con le narici inondate dal profumo di pane appena sfornato dagli allievi dei corsi professionali di “Arte Bianca” e dell’Associazione panificatori trentini. Non solo artigianato d’eccellenza lungo le vie e negli androni del centro storico per “Artingegna 2013”, ma anche una vetrina per otto centri professionali e istituti superiori. In via Roma, altrettanti stand hanno ospitato l’istituto tecnico “Fontana” e “Marconi”, il liceo artistico “Depero”, il liceo “Russel” di Cles, la scuola professionale “Armida Barelli”, l’Enaip di Tione, il Centro di formazione professionale “Veronesi” e la scuola alberghiera di Rovereto. Fra loro, il Museo civico di Rovereto e Sperimentarea.

Rispetto a tre anni fa, la scelta di concentrare gli stand delle scuole in via Roma si è rivelata azzeccata. In largo Vittime delle Foibe si possono ammirare i carpentieri dell’Enaip di Tione impegnati nella costruzione di un edificio in legno. Il vicesindaco, Gianpaolo Daicampi, in visita con la moglie, ieri mattina è stato accolto nello stand del Cfp “Opera Armida Barelli” (corso operatore socio/sanitario) per un controllo della pressione sanguigna: 120 su 90, alle 11.40 del mattino. «La politica mi fa bene, mi aiuta a mantenere la pressione bassa», scherza. Poco più avanti, lo stand dell’Itt “Marconi” di Sant’Ilario: meccatronica, robotica, l’automazione più sofisticata e ingegnosa a portata di mano. Qui gli studenti mostrano una loro invenzione: “3D Replicator”, uno scanner ad altissima precisione (al decimo di millimetro, spiegano Edoardo Kaisermann e Lorenzo Bertini) in grado di riprodurre qualsiasi oggetto con una stampante a tre dimensioni. Nella stazione per l’automazione domotica, un bambino sta giocando con un robot in Lego attivando il “Bluetooth” del proprio telefono cellulare.

Per calarsi nella mappa sensoriale di borgo Santa Maria occorre invece fermarsi allo stand del liceo artistico “Depero”. La classe Id ha realizzato un laboratorio didattico (curato da Sara Maino e Davide Ondertoller) che ha costruito una mappa di Santa Maria raccogliendo memorie orali, suoni del paesaggio e la vita artigiana e creativa del borgo (che si possono anche ammirare sul portale: www.portobeseno.it). Gli studenti del “Russell” di Cles hanno mostrato il cortometraggio “Helicopter club”, allestito e girato all’interno dell’ex Hotel Cristallo. (n.f.)

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