«Dalbosco riuscirà a giustificare tutti i movimenti»

Parla il commercialista del gallerista che ha ricevuto dalla Finanza un verbale di constatazione per 14 milioni


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «C’è un processo verbale di constatazione in corso e noi proveremo a giustificare quei 14 milioni dei quali la Guardia di finanza chiede conto. Non si tratta di un avviso di accertamento, che è cosa ben diversa, e men che meno di un’evasione di imposta, ma solo di movimenti di denaro per 14 milioni che la Finanza non riesce a capire. E con Paolo Dal Bosco stiamo ricostruendo tutti i passaggi per fornire le nostre spiegazioni». A parlare è Maurizio Scozzi, il commercialista del noto gallerista sul quale le Fiamme Gialle hanno puntato la loro attenzione. Perché? Perchè controllando conti e movimenti del 76enne roveretano, nel periodo dal 2006 al 2011, qualcosa non tornerebbe. Il Fisco vuole da Dal Bosco 14 milioni di euro? No. Contesta un’evasione di imposte su un giro di affari dello stesso importo? Nemmeno. «Non contesta ma constata - chiarisce il commercialista - che non trovano giustificazione quei 14 milioni. E allora noi abbiamo presentato una memoria all’Agenzia delle entrate, come prevede la legge, fornendo la nostra spiegazione. Sarà poi la stessa Agenzia a valutare le nostre giustificazioni (e su questo potranno esserci tempi lunghi vista la risposta delle banche per alcuni movimenti) ed entualmente emettere un avviso di accertamento. Se poi dovesse fallire un eventuale accordo, si passerebbe ai tre gradi di giudizio».

Un percorso lungo quello che stanno affrontando Dal Bosco e il suo commercialista Scozzi per ricostrurie movimenti finanziari di sei anni per un totale di 14 milioni. «Che è una cifra stratosferica se non si parlasse di un settore come l’arte dove opere di Chagall piuttosto che di Picasso, tanto per fare qualche nome, valgono milioni se non miliardi». Ma a Dal Bosco la Finanza costesta il fatto di continuare nella sua attività di gallerista nonostante avesse formalmente smesso di lavorare dichiarando soltanto la pensione... «Ma lui se lo ha fatto, l’ha fatto per passsione per gli amici che ancora adesso lo chiamano: dov’è, mi chiedo, il limite tra lavoro e passione? Capisco che è difficile anche per la Guardia di finanza...» puntualizza il commercialista.

Non mancano poi alcune annotazioni delle Fiamme Gialle sul tenore di vita di Dal Bosco alle quali risponde Scozzi: «Ma quali viaggi esotici? Dal Bosco è stato in Kenia per costruire un villaggio per i bambini poveri. Il Suv? Una Lexus 350 del 2007. Eppoi immobili in rinomate zone turistiche? Si tratta di un appartamento in Sardegna a Trinità d’Agultu, a 100 chilometri dalla Costa Smeralda...».

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