AUTUNNO TRAGICO

Da settembre ad oggi troppe disgrazie

Vittime di banali cadute o scivoloni, nuove croci quest’autunno sui versanti del Trentino Alto Adige



TRENTO. Otto vittime da settembre a dicembre. Una lunga e tragica sequenza iniziata il 7 settembre scorso, quando la stagione estiva si avviava al termine, lungo il sentiero del Viel del Pan, dove muore un turista romagnolo, Romano Bondi, 76 anni, vittima di uno scivolone. Il 9 novembre, lungo lo stesso sentiero, perde la vita un’altoatesina di 70 anni, molto esperta di montagna, Helga Flöss Agreiter (di San Vigilio di Marebbe) vittima di una scivolata sull’erba bagnata sotto gli occhi del marito. Cinque giorni prima un’altra tragedia si era verificata in Alto Adige, dove Erwin Johann Ilmer, 62 anni, era morto scivolando lungo la via normale della Cima di Malavalle (vicino al confine austriaco). L’8 dicembre perde la vita una giovane insegnante di San Martino in Passiria, Sandra Lanthaler, 26 anni, vittima di uno scivolone lungo un sentiero a monte di Moso in Passiria.

Torniamo in Trentino, sui versanti del Corno Nero (nel territorio comunale di Varena, in valle di Fiemme) dove il 14 dicembre Renzo Delladio muore a 62 anni per una caduta. Il giorno di Santo Stefano altra tragedia in Alto Adige dove perde la vita in un canalone un escursionista di 54 annni, Nikolaus Reiterer. E infine la cronaca delle ultime ore, con la morte di Alessandro Mattivi (sul Brenta) e di Martino Maffei (a Cima Lancia).













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