Da oggi a scuola si entra con la tessera 

Novità «tecnologica» all’Itt Buonarroti-Pozzo: basta libretto, c’è il badge elettronico: «Così responsabilizziamo gli studenti»


di Fabio Peterlongo


TRENTO. Addio libretto delle giustificazioni, arriva il badge elettronico per gli alunni dell'ITT “Buonarroti-Pozzo”. L'arrivo del nuovo anno scolastico ha definitivamente consegnato agli archivi lo storico libretto “verde” che ha accompagnato generazioni di studenti: ora il “Buonarroti” abbraccia il digitale e i 1500 studenti “timbrano” il loro cartellino elettronico ad ogni entrata a scuola, passandolo sotto uno scanner. Il badge è collegato con il registro elettronico e registra in tempo reale la presenza, l'assenza e i ritardi; un secondo controllo in classe viene effettuato direttamente dal docente. I familiari dello studente ricevono una notifica dell'assenza e dovranno giustificarla direttamente attraverso la “app” della scuola.

Una scelta, quella del “Buonarroti”, tesa a snellire le procedure ed incentivare la responsabilità degli studenti, e che sarà probabilmente imitata da altri istituti. Un sistema di controllo che non lascia scampo agli affezionati della “marina”, una pratica che versa da anni in profonda crisi in seguito all'introduzione del registro elettronico. Tra gli studenti prevale una fatalistica accettazione del nuovo sistema. Medi Biayi, studente del “Pozzo”, ne elogia la praticità: «Il badge concede 5 minuti di tolleranza sull'orario di entrata a scuola, il che fa risparmiare seccature ai ritardatari come me». Mario Vaccaro, anche lui studente al “Pozzo”, sembra non rimpiangere i vecchi tempi: «Il badge è pratico, ma c'è il problema delle code che qualche volta si formano all'ingresso». Aurora Grassi, studentessa “Buonarroti”, esprime delle critiche: «È un sistema che non ha senso, anche perché poi l'insegnante ricontrolla le presenze in classe. Sembra un modo per aumentare il controllo sugli studenti».

Giampaolo Boccia, insegnante di italiano, vede nel badge un aiuto pratico: «Facilita senza dubbio il controllo delle presenze. Almeno su questo non ha senso nutrire troppe nostalgie per la carta». Laura Zoller, dirigente scolastica dell'ITT, ha promosso l'introduzione del badge e ne sottolinea il valore educativo: «È un modo per responsabilizzare gli studenti, il che è necessario di fronte ai nostri grandi numeri. Temevamo rallentamenti negli afflussi ma non ce ne sono stati di significativi. È stato un grande sforzo organizzativo e informativo portato avanti con i 3000 familiari». La preside mette in evidenza la novità: «Il registro elettronico c'è dappertutto da anni, noi abbiamo deciso di creare un sistema integrato interamente digitale: anche le udienze devono essere prenotate attraverso la app. Questo anche in virtù della natura “tecnologica” del nostro corso di studi, che non può restare indietro». Il controllo non si allenta nemmeno quando lo studente diventa maggiorenne: i genitori continuano a ricevere le notifiche e non possono essere disabilitate. Spiega Zoller: «È un modo per affermare l'alleanza educativa tra scuola e famiglie». Sul rischio di creare un “divario digitale” tra chi possiede un dispositivo elettronico e chi non ne dispone, la preside rassicura: «Siamo pronti ad andare incontro a tutte le esigenze, per questo abbiamo a disposizione dei cartacei. Ma finora nessuno ne ha fatto richiesta».













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