Da maître di alberghi stellati a cliente scroccone: condannato 

Il caso in aula. L’uomo si è trovato improvvisamente senza lavoro e alternava i periodi nei dormitori con quelli in hotel: «Sapevano che ero povero, avrei pagato appena potuto»



Trento. Da maitre di hotel stellati (ha dichiarato di aver lavorato anche al Danieli di Venezia) a senzatetto, costretto a cercare riparo nei dormitori e a elemosinare il denaro per cercare di mettere assieme almeno un pasto al giorno. Una discesa sociale velocissima quella che ha travolto un cinquantenne friulano che è finito a processo (ed è stato condannato) per insolvenza fraudolenta. In meno di quattro mesi - questa l’accusa - è riuscito ad accumulare debiti per alloggi in albergo non pagati per oltre 1.700 euro. Ma lui, così ha spiegato, quei soldi voleva restituirli tutti appena ne avesse avuto la possibilità. Una vicenda che si è conclusa, siamo in primo grado, con una condanna a tre mesi.

La vita di quest’uomo, per come lui la rappresentata, è divisa in due parti. Per 16 anni ha lavorato come maitre d’hotel ricoprendo il ruolo anche in strutture stellate come lavoratore stagionale. Poi l’arrivo in Trentino, un primo impiego a Pergine e poi il trasferimento a Malè dove - ha spiegato - aveva avuto rassicurazioni per arrivare a firmare finalmente un contratto a tempo indeterminato. Ma finita la stagione era finito anche il suo lavoro e lui si era trovato - ha detto - sulla strada. Senza casa, senza soldi, ha cercato di trovare posti dei dormitori, ha mangiato alle mense dei poveri, ha chiesto l’elemosina.

Una situazione difficile per lui, abituato a lavorare in mezzo al lusso, una situazione umiliante. E ha cercato di trascorrere alcune notti in albergo, in diverse strutture trentine. Lui - difeso dall’avvocato Giuliano Valer - ha detto di aver sempre anticipato lo stato di indigenze e che avrebbe sì pagato, ma quando ne avesse avuto la possibilità. Chiedeva una sorta di anticipo di accoglienza promettendo di pagare poi. Una promessa che ha rifatto anche in sede di processo. Solo che le denunce sono partite da una struttura del Bondone, una di Castello Molina di Fiemme, una del Tesino e una di Cavalese. In tutto 14 notti - con relativi pasti - che hanno lasciato un debito di oltre 1.700 euro. Debito che l’uomo si è comunque impegnato a saldare. Appena ne avrà la possibilità.













Scuola & Ricerca

In primo piano