Crolla una soletta feriti otto operai

L’incidente ieri mattina nel cantiere all’interno del padiglione C della Baltera Sono precipitati per cinque metri: il più grave è un uomo di 44 anni di Avio


di Nicola Filippi


RIVA DEL GARDA. Cinque metri di caduta nel vuoto, sopra una soletta in cemento armato e polistirolo. Poi il botto. Il pavimento sul quale stavano lavorando dieci operai, una superficie di 30 metri quadrati, all'interno del capannone C del polo fieristico alla Baltera, dove sono in corso lavori di ampliamento in vista dell'imminente Expo, è ceduta, senza preavviso. I “cristi” sulla quale era appoggiata la struttura non hanno retto il peso. Per i dieci operai quel volo di cinque metri è stato «eterno». Ma fortunatamente tutti possono raccontarli. Sono miracolati. Quello che sembrava più grave, un operaio trentenne veneto della ditta Lori.Pav.Due di Trebaseleghe (ditta specializzata in pavimenti industriali di Padova), è ricoverato portato al Chiara di Trento, con un trauma facciale: alla fine se la caverà con pochi giorni. Ha rischiato di perdere un occhio sui pali di ferro che vengono usati come armature del calcestruzzo. Gli altri colleghi di lavoro hanno rimediato fratture e lussazioni. La Procura della Repubblica di Rovereto vuole vederci chiaro e ha immediatamente inviato sul posto il dottor Paolo Rizzi, capo della sezione anti infortunistica della Procura. Il quale, accompagnato dai carabinieri della Compagnia comando di Riva del Garda e dai consulenti tecnici dei vigili del fuoco di Trento, dopo aver visionato il cantiere, ha deciso di porre i sigilli.

Il cantiere. All'interno dell'immenso padiglione C lavorano decine di operai. Il cantiere è stato inaugurato solo da due mesi, il 13 febbraio. Il progetto esecutivo dell'ampliamento è firmato dall'ingegnere Luca Santorum di Riva. Il coordinatore per la progettazione e coordinatore della sicurezza in fase esecutiva è invece l'ingegnere Lorenza Tavernini di Arco. L'impresa esecutrice dei lavori, capogruppo dell'associazione temporanea d'impresa, è la “Edilbertoldi srl” di Nago-Torbole (contitolari Renato e Virginio Bertoldi). Attualmente i lavori sono concentrati nella costruzione della soletta superiore, che ospiterà l'ampliamento del capannone. Il calcestruzzo fresco è assicurato dalla ditta Salvetti di Avio. Due betoniere, con lunghi bracci, dall'esterno del capannone, fanno arrivare il cemento fresco agli operai della ditta padovana (“Lori.Pav.Due” di Paolo e Marco Selvatico). I quali lo stendono sopra le piastre di acciaio e polistirolo, per creare il nuovo pavimento, reso liscio con una levigatrice chiamata “elicottero”.

L'incidente. Sono da poco trascorse le otto e mezza. Dieci operai sono al lavoro sopra la soletta, posta a cinque metri di altezza dal suolo. «Stavamo gettando il cemento armato sopra le piastre con l'elicottero, all'improvviso è crollato tutto», racconta uno dei operai della Edilbertoldi, poi trasportato al pronto soccorso di Arco. Tre feriti gravi, gli altri attorno, doloranti.

I soccorsi. I centralini di Trentino emergenza – 118, dei carabinieri e dei vigili del fuoco sono stati tempestati di telefonate. Gli operatori del 118 hanno fatto levare in volo l'eliambulanza, dall'eliporto di Mattarello. Dall'ospedale di Arco sono partite le ambulanze di Trentino emergenza e dei volontari della Croce Bianca Alto Garda. In pochi minuti, sul piazzale antistante il capannone, si radunano le squadre dei vigili del fuoco volontari di Riva e di Arco (con l'autoscala) e i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Riva. Come raccontiamo nel box a lato, l'intervento dei soccorritori è stato rapidissimo. Si temeva che sotto la soletta ci fossero operai, che potesse crollare un'altra parte della struttura, da un momento all'altro. In pochi minuti tutti gli operai che stavano lavorando sulla struttura sono stati spostati all'esterno, per le prime cure del caso. Il più grave, Antonio Pellizzon, noalese di 31 anni, operai della ditta dei fratelli Selvatico, aveva una ferita alla testa. Stabilizzato, è stato trasportato in eliambulanza al Santa Chiara. Poi Giuseppe Marcon, Cristiano Roncato, Roberto Miolo, Ticu Mokanu, con fratture varie, sono stati trasportati all'ospedale di Rovereto e di Arco. Poche contusioni invece Enrico Morandi, operaio della Edilbertoldi. Vertebra incrinata invece per Renzo Cavedine, 44 anni, di Avio, operaio della Salvetti.

L’inchiesta. La procura ha aperto un fascicolo. Il dirigente della sezione antifortunistica della Procura, il dottor Paolo Rizzi, ha disposto il sequestro del cantiere. Sull posto anche il consulente tecnico dei vigili del fuoco di Trento. Come pure gli ingegneri Santorum e Tavernini, per capire meglio la dinamica e la natura dell’improvviso crollo: materiale difettoso, un errore di valutazione, una imprudenza? Tante domande alle quali la Procura cercherà di dare una risposta.

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